Home Nazionale Agricoltura: controlli efficienti, italian sounding è mercato potenziale

Agricoltura: controlli efficienti, italian sounding è mercato potenziale

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Milano, 15 ott. (Adnkronos) – Se l’Italia ha una casistica sul problema della contraffazione è perché il sistema dei controlli è efficiente. Su questo punto sono tutti d’accordo gli ospiti del convegno sul ‘contrasto alle frodi alimentari e alle agromafie’ che si è tenuto questa mattina alla Società Umanitaria di Milano. Come precisa il presidente del comitato tecnico scientifico del salone internazionale della ricerca innovazione e sicurezza alimentare Andrea Mascaretti, infatti, nell’ambito dell’agroalimentare, “l’Italia ha più di 30 organismi di controllo”. Solo i Nas, spiega il generale Cosimo Piccinno, effettuano 118971 controlli all’anno.
E’ anche vero però che, se nonostante i controlli, l’italian sounding all’estero vale 60 miliardi è perché il prodotto italiano è di qualità e quindi tutti vogliono imitarlo. Quello delle imitazioni, secondo l’assessore lombardo all’agricoltura Gianni Fava, è un potenziale mercato per il made in Italy che si deve sfruttare tutelando i sistemi Dop e Igp. In questo l’assessore si dice contrario a quanto sostenuto da Oscar Farinetti che, evidenzia Fava, “chiede un superamento del marchio Dop per far nascere un marchio unico nazionale”. Inoltre, l’assessore insiste sul fatto di preservare e rafforzare il sistema delle tutele introducendo, per esempio, l’obbligo di usare materie prime di origine italiana per ottenere il marchio made in Italy.
Non è d’accordo Davide Calderone, direttore di Assica (associazione industriali delle carni e dei salumi), che parla di una suinicoltura italiana che produce solo il 60% del fabbisogno interno di carne. Gli operatori del settore sono costretti, secondo Calderone, a comprare all’estero per soddisfare il 100% del fabbisogno. “Non è una questione di basso costo – spiega – tutta la carne italiana viene comprata dall’industria, ma non basta”. (segue)