Roma, 9 set. -  (Adnkronos) – Alessandro Bratti è stato eletto alla presidenza della Commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, la cosiddetta Commissione Ecomafie. Elezione che riceve il plauso di Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera.
“Data la qualità e la competenza del collega Bratti, la sua elezione può dare immediata operatività a uno strumento importante per accrescere il contrasto dell’illegalità e dell’ecomafia”, commenta Realacci.
Un fenomeno, quello dell’ecomafia, che non conosce crisi e che, secondo il dossier Ecomafia di Legambiente, coinvolge 321 clan nel Paese e che con il solo traffico illegale di rifiuti speciali ricava oltre 3 miliardi di euro.
“Contro le ecomafie, in tutto il Paese, bisogna condurre una lotta senza quartiere e non bisogna abbassare la guardia – dichiara Realacci – Proprio per questo è ora indispensabile che il Parlamento approvi in via definitiva e in tempi rapidi anche la legge che introduce i reati contro l’ambiente nel nostro codice penale, che ha già ricevuto a larghissima maggioranza il via libera della Camera e che è all’esame del Senato”.
“Altrettanto importante anche l’approvazione della legge sulle Agenzie ambientali – ricorda Realacci – che ha lo scopo di rafforzare e rendere trasparenti i controlli ambientali, passata a larga maggioranza alla Camera e ora al vaglio del Senato. Due iniziative sulle quali mi sono attivato sin dall’inizio della Legislatura depositando le rispettive proposte di legge, e che nascono da un’azione condivisa anche dalle opposizioni”.