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Alimenti: Intesa Sp, prospettive ripresa legate a mercati esteri

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Milano, 20 nov. (AdnKronos) – Le prospettive di ripresa per il settore dell’alimentare italiano sono strettamente legate ai risultati sui mercati esteri. E’ quanto emerge dal convegno promosso da Intesa Sanpaolo e Gruppo Food a Milano, dal titolo ‘Le nuove frontiere dell’Italian Food’, che si è tenuto oggi alla Fondazione Cariplo. Secondo una analisi della direzione Studi e Ricerche di Intesa Sp su un campione di oltre 8000 aziende del settore, chi opera con l’estero ha registrato nel 2013 una crescita del fatturato del 3%, largamente superiore a quella delle imprese che contano solo sulla domanda interna.
“Nell’attuale contesto di mercato è diventato assai riduttivo il concetto di ‘estero’ ed è ormai inevitabile ragionare in termini di mercato globale. Ritengo che le aziende italiane del settore alimentare abbiano tutte le risorse e le capacità per vincere la sfida della crescita dimensionale e dell’internazionalizzazione. L’importante occasione di incontro di oggi si inserisce inoltre nelle iniziative che abbiamo messo in campo in vista di Expo 2015, un’occasione unica per rafforzare il nostro impegno verso il Paese, valorizzare le eccellenze imprenditoriali italiane e la vitalità della nostra economia”, ha commentato Gaetano Miccichè, direttore generale e responsabile della Divisione Corporate e Investment Banking di Intesa Sanpaolo.
“In Italia il sostegno principale alla crescita arriverà dall’export, favorito anche dall’euro debole. In questo contesto il fatturato del settore alimentare, dopo un 2014 sostanzialmente stabile, potrà tornare a registrare una crescita dal 2015”, ha dichiarato Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa Sanpaolo, rilevando che “le opportunità di sviluppo internazionale non mancheranno: secondo una nostra analisi, i mercati più promettenti per il food saranno, oltre ai tradizionali Stati Uniti e Regno Unito, la Cina, i paesi del Medio Oriente e dell’Est Europa. Per sfruttare questo potenziale, le aziende del settore dovranno definire strategie mirate e dotarsi di dimensioni adeguate e partner complementari”.

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