Roma, 4 ago. – (Adnkronos) – Prende il via domani il confronto tra azienda e sindacati sulle procedure di mobilità, comunicate il 31 luglio, per 2.171 lavoratori di Alitalia. Secondo quanto previsto della legge 223 in materia di licenziamenti collettivi, come primo step, si svolgerà il confronto in sede aziendale, che, nonostante la normativa preveda 25 giorni di tempo, dovrebbe però esaurirsi, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, già nell’incontro di domani, con la firma di un mancato accordo. A quel punto, il confronto si sposterà in sede ministeriale.
Rispetto al numero iniziale di 2.251 esuberi, indicati dal piano industriale di Etihad bisogna tener conto che 80 dipendenti hanno già cessato il rapporto di lavoro. La procedura riguarda 1.590 addetti di terra, 126 piloti e 420 assistenti di volo. A questi bisogna aggiungere i 35 dipendenti di terra di AirOne. Anche in sede ministeriale, spiegano le stesse fonti, i tempi potrebbero essere più brevi rispetto a quanto previsto dalla legge 223: infatti, rispetto ai 35 giorni previsti, l’accordo quadro sugli esuberi firmato il 12 luglio scorso dai sindacati, ad eccezione della Cgil prevede che il confronto possa esaurirsi in cinque giorni. (segue)