“Un ‘grazie’ è troppo poco”. L’associazione Daniele Mancini, alla presentazione ufficiale del 27 aprile scorso, tiene a ringraziare pubblicamente tutti gli “Amici di Daniele”.

“Dopo una giornata così intensa come quella di domenica scorsa, ringraziare tutti coloro che sono intervenuti sarebbe doveroso: ‘sarebbe’ perché siamo profondamente convinti che un ringraziamento, però, per tutto quello che ci avete fatto sentire, provare, sia estremamente riduttivo. L’iniziativa ha vissuto fin dall’inizio attimi ricchi di emozione, come ci aspettavamo, ma anche momenti profondi durante la presentazione degli obiettivi. Dall’intervento del direttore del 118, Massimo Mandò, a quello del presidente dell’Avis di Marciano, Antonello Menchetti, a quelli delle associazioni, come l’Atletico Valdichiana, a tutte le persone che si sono offerte di collaborare con noi e portare avanti i nostri progetti.

Come tutti abbiate ‘vissuto’ tutto ciò non ci ha sorpreso, ma inorgoglito, e dato consapevolezza che non avevamo sbagliato. Daniele se lo merita. Quindi tutto il resto passa in secondo piano. Qui, è stato detto: ‘Daniele era il migliore’. Chissà. Ma il fatto che ‘voi’ eravate lì, così in tanti, ce lo fa credere. La giornata non era per presentare l’Associazione, fine a sé stessa, e nemmeno per ricordarsi di lui: era semplicemente ‘per lui’. Alla fine tutti lo sapevamo e quando ci siamo guardati in faccia lo abbiamo capito. E chi non ha potuto esserci comunque lo sentiva. Quindi, per questo, dirvi grazie è riduttivo. Un grazie è sempre diretto a qualcosa, in questo caso è diretto al grande affetto che ci siamo scambiati e che abbiamo dichiarato, ancora e sempre, a Daniele, non ad un semplice ‘qualcosa’.

Ciao a tutti e ciao a Daniele.