– ”Dobbiamo prendere atto che in ogni sede e in ogni circostanza c’è la volontà ferrea di ridurre il numero dei comuni italiani- ha proseguito Franca Biglio – Bisogna tenere conto che siamo sentinelle avanzate dello Stato, sempre a contatto con il territorio. Senza di noi si arriva ad una vera e propria desertificazione”. Ma i piccoli comuni, secondo Franca Biglio, non possono sparire”. Ma quale è la proposta dei Piccoli Comuni? ”la soluzione è molto semplice -risponde il presidente – Siamo tutto d’accordo sull’ipotesi della creazione di un ‘associazionismo’ tra piccoli comuni purché non sia obbligatorio, calato dall’alto. Dovrà essere una scelta e non un’imposizione”.
E sintetizza la soluzione. ”I servizi devono essere erogati ai cittadini nel rispetto dei costi standard- E poi perché finanziare le ‘unioni’? – si domanda Franca Biglio- Se passa il messaggio che, con le ‘unioni’ si risparmia perchè continuarle a finanziarle? Semplice – risponde- perché non sono in grado di autogestirsi autonomamente da sole. Si tratta di matrimoni di convenienza”.
”Finanziamo allora, in egual misura, le ‘convenzioni’, uno strumento snello, intercambiabile. Quando non funziona più una convenzione si può revocare e magare stipularne una nuova con un altro comune. Perché il sindaco di un piccolo comune ha come obiettivo – conclude- solo il bene comune”.