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Anziani non deambulanti: troppo lunghi i tempi per la carrozzina

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Anziani non deambulanti: troppo lunghi i tempi per la carrozzina
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Con l’età, si sa, gli acciacchi crescono e magari capita anche di non riuscire più a camminare e di aver bisogno di ausili come la “carrozzina”. Ma la vita per chi si trova in queste condizioni è sempre più difficile. “Oggi la procedura per avere una carrozzina dalla Usl – racconta Angiolo Galletti, presidente di Anap Confartigianato – è questa: si va dal medico di base che fa la richiesta di visita geriatrica per avere l’ausilio (carrozzina) per paziente non deambulante. Ottenuta l’attestazione dal geriatra si va all’apposito centro della Usl, dove si presenta la richiesta e …. si aspetta. Il problema è che proprio in questi giorni una signora aretina ha ottenuto la visita geriatrica per questo scopo il 22 ottobre prossimo. Sono più di 6 mesi, solo per la visita – continua Galletti – poi se tutto va bene ci vuole ancora 1 mese o 2 per avere la carrozzina. E intanto? Intanto l’anziano o l’anziana se ne sta a letto, a meno che la famiglia non abbia i soldi per comprare o per affittare la carrozzina. Ma stando a letto mesi e mesi cosa succede? Succede che vengono le piaghe da decubito e le condizioni di salute si aggravano, con costi ulteriori per il servizio sanitario. Insomma – sottolinea Galletti – un controsenso, anche perché, invece per i letti con le spondine è direttamente il medico di base che fa la richiesta e i tempi si accorciano notevolmente.” Quali le soluzioni? “Io credo che la Usl   – conclude Galletti – possa trovarle agevolmente. Magari si potrebbe creare una specie di corsia preferenziale per la richiesta degli ausili. Mi sembra che le persone che hanno queste difficoltà siano già abbastanza “castigate” dalla sorte e invece di trovare percorsi a ostacoli  abbiano diritto ad avere il massimo delle agevolazioni.”