Roma, 1 ott. (Adnkronos) – Serve semplificare guardando all’Europa ma senza allentare i meccanismi di controllo e vigilanza che devono mantenere una loro specificità. Queste per Raffaele Cantone, commissario anticorruzione, i criteri che dovrebbero ispirare le modifiche della legge sugli appalti. A cominciare da quella certificazione antimafia “che si fa fatica a far accettare agli stranieri ma che e’ fondamentale perché il problema non e’ solo dell’Italia”, aggiunge nel corso di un seminario Cgil.
“Il punto vero e’ quello di non utilizzare i meccanismi di semplificazione per eliminare i controlli e la vigilanza”, avverte ricordando come questi due termini sia stati inseriti a fatica dal governo “in extremis”. D’altra parte “su queste parole si gioca il vero futuro della legge sugli appalti”, prosegue. E i controlli, aggiunge, “non dovranno essere solo preventivi ma anche successivi e di sistema perché non credo che esista una tipologia di appalto in grado di evitare la corruzione”. Il ddl sugli appalti comunque, ” resta la grande occasione per il Paese”. (segue)