Home Nazionale Archeologia: Tpc Carabinieri, sequestrati reperti per 15 mln di euro

Archeologia: Tpc Carabinieri, sequestrati reperti per 15 mln di euro

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Roma, 9 ott. (Adnkronos) – Ammonta a 15 milioni di euro il valore complessivo dei beni recuperati dai Carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale, nel corso delle indagini svolte in diverse regioni e coordinate dal procuratore aggiunto di Roma, Giancarlo Capaldo, e dal sostituto procuratore Tiziana Cugini. Tra le opere di maggior pregio recuperate e esposte oggi nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’operazione, presso la sede del comando Tpc del Lazio, un dipinto su tela del XVII secolo di scuola caravaggesca, attribuita a Giovanni Caracciolo, detto il Battistello, un sarcofago in marmo del III secolo d.c. e circa 1300 reperti archeologici di età compresa tra il VI secolo a.c. ed il II secolo d.c..
Recuperati dai militari dell’Arma anche una tela ad olio del pittore Giovanni Paolo Pannini, raffigurante una veduta del Pantheon e trovata nel caveau di una banca svizzera, un dipinto anonimo ad olio su rame del XIX secolo, raffigurante una crocifissione, e la tela del “Matrimonio mistico di santa Caterina”, rubato dalla chiesa di san Lorenzo, ad Ancona. “Questa operazione è stata possibile – ha commentato Capaldo – grazie a tutti quei rapporti che i carabinieri del nucleo intrattengono con le istituzioni e le autorità giudiziarie locali e che sono l’inestimabile tesoro del Tpc. Oggi il nostro grazie va a loro e alla loro professionalità”.
La refurtiva proviene da attività investigative di diversa natura, ha spiegato il comandante del nucleo, generale Mariano Ignazio Mossa, e “si tratta di beni, oggetto di furto da privati e chiese”. L’olio su tela del Battistelli, ad esempio, era stato rubato dal castello dell’Ordine di Malta, a Valva, in provinvia di Salerno, ed era finito nelle mani di un antiquario che sosteneva di essere in possesso di un dipinto simile a quello rubato. Solo dopo accertamenti i militari del Tpc hanno identificato il quadro e proceduto al sequestro. Tra i reperti archeologici, che sono stati trovati, invece, a casa di due collezionisti, spiccano un altro sarcofago, del primo secolo d.c., e 250 strumenti chirurgici in bronzo di epoca romana. I due collezionisti sono stati denunciati per ricettazione ed impossessamento illecito di beni culturali.