Home Attualità Salute Arezzo, sistema salute in affanno; Mugnai (FI). «Anni di ‘faremo’ ci hanno condotti fin qui, ora aspettiamo i fatti»

Arezzo, sistema salute in affanno; Mugnai (FI). «Anni di ‘faremo’ ci hanno condotti fin qui, ora aspettiamo i fatti»

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Il Vicepresidente della Commissione sanità: «Basta con le foglie di fico sulla carenza di alcune professionalità. Si cominci con chi c’è»

Le promesse sulla copertura delle smagliature negli organici della sanità aretina a partire dai primariati? «Sono proprio anni di ‘faremo’ ad averci condotti fin qui. Ora aspettiamo i fatti». L’alibi su profili professionali di cui c’è carenza, come radiologi e anestesisti? «Foglie di fico dietro cui sarebbe il caso di smettere di cercare ripari. Si cominci con chi c’è e il resto arriverà, ma per lo meno si sarà dato un segnale di credibilità avviando un’inversione di rotta rispetto al depauperamento cui abbiamo assistito finora». Non ne lascia passare una, il Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai (Fi) rispetto alla situazione del personale sanitario nella Asl8 di Arezzo delineata oggi dalle cronache locali e commentata dal direttore generale Enrico Desideri.

«E’ vero che, ad Arezzo come altrove, la sanità – argomenta Mugnai – rappresenta il primo polo occupazionale dell’intero territorio provinciale. Questo accade in tutta la Toscana e noi lo abbiamo sempre denunciato perché dietro ai grandi numeri si cela, e ormai nemmeno più tanto bene, una realtà sbilanciata: manca il personale sanitario, dai primari ai medici, dagli infermieri ai tecnici, e intanto si moltiplicano apparati e burocrazie».

«Non si tratta di una svista – prosegue il Vicepresidente della Commissione sanità – bensì di un sistema voluto e creato ad arte negli anni soprattutto dall’ex assessore regionale alla salute e oggi governatore Enrico Rossi per generare, convogliare e controllare il consenso politico. E ora, mentre da un lato il sistema rischia di implodere sotto il peso degli apparati, dall’altro manca il personale sanitario indispensabile ad espletare la mission autentica della sanità: l’erogazione di servizi di assistenza e cura. E’ un paradosso ma è così, ed è questa la coraggiosa inversione di tendenza che chiediamo con forza da anni senza ricevere ascolto. Serve vento nuovo, per la sanità aretina come per quella di tutta la Toscana».