Recentemente, in Castelfiorentino (Fi), corso serrate indagini i Carabinieri del N.O.R.M. della Compagnia di Arezzo, in collaborazione con quelli della Stazione di Castelfiorentino, davano esecuzione al fermo di indiziato di delitto, disposto dal sostituto Procuratore della Repubblica, dott.ssa Elisabetta IANNELLI, emesso nell’ambito delle indagini esperite a seguito della rapina del 15 gennaio 2014, in località Rondine di Arezzo, ai danni di un imprenditore orafo di Arezzo nel corso della quale furono asportati gioielli e sequestrati la vittima e la propria famiglia. L’uomo destinatario del provvedimento coercitivo, un albanese di 28 anni di età, clandestino, è stato trovato in possesso di un orologio di grande valore di proprietà della vittima che stava indossando al polso mentre in una tasca sono stati rinvenuti alcuni monili in oro provento di altri furti in Castelfiorentino. L’orologio è stato riconosciuto dalla vittima della rapina.
I Carabinieri eseguivano inoltre una perquisizione domiciliare nell’abitazione del fermato, che coabitava con un connazionale e due cittadini marocchini, rinvenendo e sequestrando un altro orologio di valore, monili in oro, un televisore e capi di vestiario griffati tutti di provenienza di furti avvenuti in Castelfiorentino nel mese di febbraio 2014. Sono stati altresi’ sequestrati 68 grammi di hashish e 106 grammi di marijuana nella disponibilità dei cittadini marocchini che sono stati denunciati per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti mentre l’altro albanese è stato deferito, unitamente al fermato, per il reato di ricettazione.
Gli oggetti sequestrati sono stati riconsegnati alle vittime dei furti.
Il fermato è stato associato alla Casa Circondariale di Sollicciano (Fi) a disposizione della dott.ssa Elisabetta IANNELLI, titolare della indagini. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Firenze convalidava il fermo e disponeva la custodia cautelare in carcere dell’albanese.
Le indagini dei Carabinieri di Arezzo continuano per identificare gli altri complici della rapina.