Home Nazionale Ascesa Landini tra politica e sindacato, il giudizio della base

Ascesa Landini tra politica e sindacato, il giudizio della base

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Roma, 1 nov. (AdnKronos) – Dagli incontri a palazzo Chigi alla lotta dura contro il Jobs act, dalle manganellate nel corteo Thyssen alle invettive contro il governo Renzi perso “nelle sue Leopolde e slogan del cazzo”, fino alla proclamazione di uno sciopero generale in solitaria che, fino a pochi giorni fa, sembrava un azzardo, l’astro del leader Fiom, Maurizio Landini, appare decisamente in ascesa. Un misto di passionalità, irruenza e intelligenza politica, una buona dose di intuizione e una capacità mediatica notevole con cui dare forma alla rabbia e all’esasperazione dei lavoratori, che sembra conquistare sempre più consensi.
E c’è già chi ritaglia per Landini un nuovo ruolo politico con cui riempire il vuoto di una leadership a sinistra del Pd o che intravede la possibilità di una ‘scalata’ ai vertici della Cgil con cui imprimere una ‘sterzata’ al sindacato rispetto alla guida attuale di Susanna Camusso. Ma se sulla prima ipotesi, peraltro già smentita dal diretto interessato, il dibattito interno alla confederazione di Corso Italia sembra limitarsi ad una ‘chiacchiera tra amici al bar’, sulla seconda il sentiment che emerge, tra ‘camussiani’ e ‘landiniani’, relega l’eventualità ad una semplice “immagine suggestiva” , nulla di più.
“E’ una chiacchiera più diffusa fuori che dentro il sindacato perché nessuno pensa che oggi sia in discussione la leadership in Cgil di Susanna Camusso, anche se è evidente, e non da oggi, che Landini è un leader che va oltre i metalmeccanici e che la Fiom ha un effetto positivo sulla Cgil… la Fiom batte un colpo e a seguire anche la Confederazione”, spiega il segretario generale della Fiom Piemonte, Federico Bellono, ricordando l’effetto di trascinamento che i metalmeccanici hanno avuto nelle vicende più calde del Paese, dalle pensioni alla riforma del mercato del lavoro, fino allo sciopero generale di questi giorni. (segue)