Home Nazionale Ast: Federacciai, a rischio ordini, serve rapida risoluzione vertenza

Ast: Federacciai, a rischio ordini, serve rapida risoluzione vertenza

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Roma, 2 dic. (AdnKronos) – Le perduranti iniziative di mobilitazione all’Acciai Speciali Terni “stanno causando un enorme pregiudizio alle aziende italiane trasformatrici di acciaio inossidabile, che storicamente hanno fatto affidamento sulle forniture del produttore nazionale di acciaio inossidabile. In particolare, vengono penalizzati i settori dei tubisti e dei rilaminatori, che pure rappresentano storicamente lo sbocco principale della produzione di Terni, con ordinativi superiori alle 400.000 tonnellate/anno (su una produzione italiana di 600.000 tonnellate), e che si trovano oggi costretti a ricercare alternative di fornitura all’estero”. A suonare il campanello d’allarme è Federacciai.
“Rispettiamo -sottolinea il presidente di Federacciai, Antonio Gozzi-, la piena autonomia dell’azienda e dei sindacati, tuttavia non possiamo non rilevare che mentre le vertenze si stanno protraendo, e si sta discutendo ormai da tempo se mantenere un forno o due in attività, la situazione si deteriora giorno dopo giorno”. La preoccupazione che come Federacciai, per conto delle aziende trasformatrici, esprimiamo, prosegue Gozzi, “è che se la questione non si risolve rapidamente, a breve non ci saranno più nemmeno gli ordini per mantenere acceso un solo forno, poiché, come noto, nel settore siderurgico i grandi utilizzatori devono avere garanzie di fornitura e una volta cambiato il fornitore non si torna indietro facilmente”.
Il rischio per Acciai Speciali Terni, conclude Gozzi, “è che quando gli scioperi saranno terminati, l’azienda non avrà più gli ordinativi per poter riprendere il lavoro. In questo senso, riteniamo che forse, una più puntuale considerazione anche del mercato e dei clienti potrebbe aiutare le parti a ricercare un più rapido e condiviso accordo, nell’interesse di tutti”.

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