Roma, 31 ott. (AdnKronos) – Tornare all’acciaio di Stato. Maurizio Landini, segretario generale della Fiom-Cgil, lo ribadisce e, intervistato da “La Repubblica”, afferma: “Se non vogliamo svendere o regalare la siderurgia agli stranieri è indispensabile che lo Stato faccia la sua parte”.
E sul tema che, riferisce Landini, “abbiamo posto” al Premier, Renzi ha risposto “che è disponibile ad un confronto”. “Io penso -continua Landini- che non si possa più rinunciare ad un intervento pubblico nei settori strategici, come è quello della siderurgia, finalizzato anche a definire i nuovi assetti proprietari”.
Per l’Ilva, rimarca il leader della Fiom, “questo passaggio è necessario” perchè “deve cambiare proprietà”, e per l’Ast di Terni Landini sottolinea di non escludere “nulla”. Landini ‘risolve’ quindi il giallo della telefonata tra lui ed il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. “La telefonata c’è stata” afferma. “Ho detto che io avevo chiamato Delrio mentre è stato Renzi chiamarmi” spiega. Il leader della Fiom parla inoltre “di un attacco al diritto di sciopero come in altri Paesi” e evidenzia che “questo Governo ha assunto il piano degli industriali”.