Home Nazionale Bellezza: con crisi ritocchi più ‘soft’, -30% chirurgia +15% medicina estetica

Bellezza: con crisi ritocchi più ‘soft’, -30% chirurgia +15% medicina estetica

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Roma Pochi soldi in tasca, ma anche desiderio di avere un risultato naturale, e il ritocco estetico diventa più ‘soft’: la crisi economica ha infatti intaccato la chirurgia, ma quasi per niente la medicina estetica, dato che gli interventi più ‘pesanti’ si sono ridotti del 30%, mentre quelli più leggeri non ne ha praticamente risentito, anzi sono aumentati di circa il 15% negli ultimi 3 anni. E’ il bilancio tracciato in occasione del XXXV Congresso nazionale della Società italiana di medicina estetica (Sime) che si apre oggi a Roma.
“Ciò significa che, al di là del valore economico e delle prestazioni – dice Emanuele Bartoletti, presidente del congresso – i pazienti riconoscono alla medicina estetica un ruolo importante e alternativo alla chirurgia; la spesa inoltre è minore e i risultati più ‘naturali’. Il medico estetico preparato è quello che conosce tutti i trattamenti, che sa prevenire le complicanze, ma che sa soprattutto riconoscerle. Se fa solo acido ialuronico o tossina botulinica non fa medicina estetica, ‘gonfia’ la gente e basta. La naturalezza del risultato è, ormai, un must consolidato ma ancora purtroppo non universale”. Importante dunque rivolgersi sempre a professionisti qualificati: “La serietà della nostra società scientifica – evidenzia Bartoletti – si evince dai risultati di un recente sondaggio sugli eventi avversi in medicina estetica, effettuato dal Collegio della società scientifica e che ha coinvolto 400 medici. Ne emerge che la percentuale di presunte complicanze per le quali i pazienti decidono di portare in giudizio il medico estetico della Sime è bassissima, rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare: solo 4 o 5 medici, di cui 2 o 3 poi condannati”.