Home Cultura e Eventi Eventi Benjamin Fondane, convegno ad Arezzo su una voce singolare

Benjamin Fondane, convegno ad Arezzo su una voce singolare

0
Benjamin Fondane, convegno ad Arezzo su una voce singolare

Poliedrica figura di filosofo, poeta, cineasta nell’Europa tra le due guerre mondiali. Due giornate di studio all’Università di Siena venerdì 9 e sabato 10 maggio

E’ dedicato al pensiero di Benjamin Fondane, poliedrica figura di filosofo, poeta, cineasta nel panorama intellettuale europeo tra le due guerre mondiali, il convegno internazionale che si terrà ad Arezzo venerdì 9 e sabato 10 maggio presso la sede dell’Università di Siena (viale Cittadini, campus del Pionta).

L’iniziativa vuole presentare l’opera poetica e filosofica di Fondane a un vasto pubblico ed essere anche un’occasione  perché coloro che, da anni e da prospettive differenti, lavorano su Fondane possano incontrarsi e condividere spunti, ricerche e problemi.

Alle giornate di studio, che si svolgeranno presso il Dipartimento universitario di Scienze della formazione, scienze umane e  della comunicazione interculturale, parteciperanno membri della Société d’Etudes Benjamin Fondane, tra cui il presidente Monique Jutrin, e importanti studiosi italiani.

Nato a Iaşi in Moldavia nel 1898 e morto ad Auschwitz nel 1944, nel 1923 Benjamin Fondane lascia la Romania per stabilirsi a Parigi. “Qui”, scrive Alice Gonzi, responsabile del comitato organizzatore del convegno, “incontra un ambiente intellettuale, quello tra gli anni Trenta e Quaranta, ricchissimo dove la sua personalità, già marcata dalle tradizioni ebraica e romena e ancora più ampliata grazie a quella francese, si innesta in modo decisivo. Dall’arte  (cinema, teatro, il surrealismo, Chagall, Brancusi), alla letteratura (Céline, Gide, Kafka, Queneau), alla filosofia (Bergson, Buber, Camus, Cioran, Heidegger, Husserl, Maritain, Sartre, Šestov), la sua opera polimorfa e attenta a tutti gli aspetti innovatori dell’epoca (Freud, tra gli altri) è capace di realizzare un originale dialogo tra saperi diversi. Senza dimenticare, in questa traiettoria singolare”, prosegue Alice Gonzi, “gli autori del passato: da Dante a Rimbaud a Baudelaire, da Poe a Dostoevskij, da Platone a Hegel, da Kierkegaard a Nietzsche, il pensiero esistenziale di Fondane si articola in un incessante andirivieni tra filosofia e poesia ed è in esse, infatti, che trova asilo l’uomo che grida, che si ribella, che si vota alla irrassegnazione per affermare, di fronte a un mondo in cui è difficile persino respirare, il suo diritto a  porsi come eccezione irriducibile”.