Roma, 20 ott. (Adnkronos) – “Quello italiano è un mercato sottodimensionato. La scarsa capitalizzazione e la scarsa apertura ai mercati delle Pmi, rendono il debito bancario l’unica fonte per le imprese”. Lo ha spiegato Massimo Tononi, presidente di Borsa Italiana Spa, durante il suo intervento al seminario celebrativo per i 40 anni dall’istituzione della Consob, sulle ‘Nuove regole per favorire lo sviluppo dei mercati’.
“La capacità di gestire quote di mercato non è facile, le piccole imprese non possono farcela da sole, servono capitali a lungo termine” ha spiegato Tononi, che aggiunge: “la carenza dei capitali non è legata necessariamente alla carenza di offerta, ma di domanda”. Per l’economista, i piccoli imprenditori preferiscono non dividere quotazioni con investitori esterni, o meglio “in Italia le Pmi non sono quotate perché troppo piccole, oppure decidono non farlo perché gli imprenditori preferiscono il l’opacità e il management artigianale”. Il problema, aggiunge, è “l’arretratezza culturale del nostro tessuto industriale. Bisogna passare da un’assetto poco trasparente -sottolinea Tononi- ad una governance appetibile per i mercati finanziari”.
“Se ogni piccola o media impresa italiana oggi assumesse un dipendente non ci sarebbe più disoccupazione”. Bisogna che le Pmi crescano e per questo la Borsa Italiana ha creato il progetto ‘Elitè’ che ha aiutato 150 piccole e medie imprese italiane, tramite diversi step con il contributo di consulenti, a crescere fino alla quotazione in borsa. Insomma più che una regolamentazione “servono incentivi e competenza”, che per Tononi renderebbero il mercato italiano più efficiente.