Home Nazionale Bruxelles, spari al Museo ebraico: quattro morti. Il ministro: “Presunto attacco antisemita”

Bruxelles, spari al Museo ebraico: quattro morti. Il ministro: “Presunto attacco antisemita”

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Bruxelles E’ di quattro morti il bilancio di una sparatoria nel cuore di Bruxelles, al Museo ebraico, vicino a Place du Grand Sablon. Lo scrivono i siti de “La libre belgique” e di “Derniere Heure”. Le vittime dell’attacco, avvenuto alla vigilia delle elezioni politiche ed europee, sono due donne e un uomo, e un’altra persona deceduta dopo essere rimasta gravemente ferita. “Tutto porta a ritenere” che si sia trattato di un attacco antisemita, ha affermato il ministro degli Interni belga Joelle Milquet spiegando che a sparare sarebbe stato un uomo con uno zaino sulle spalle, fuggito in auto dove l’aspettavano uno o altri due uomini. Un sospetto, secondo quanto si legge sul sito de “La libre belgique”, è stato interrogato.
La ricostruzione – La stampa belga riferisce che, alle 15.50, un’Audi con a bordo due uomini ha parcheggiato in doppia fila all’altezza del Museo ebraico, in rue de Minimes. Dall’auto sono scesi entrambi ed il conducente, dopo aver poggiato a terra due zainetti, ha cominciato a sparare, risalendo poi in auto e fuggendo. Un testimone sarebbe riuscito a vedere la targa dell’Audi usata dagli assalitori. Dopo la sparatoria, alcuni musicisti che suonavano nella piazza vicino al luogo dell’attentato hanno continuato a suonare per più di un’ora nonostante la polizia abbia subito transennato la zona e bloccato il traffico.
La testimonianza – “Ho sentito dei rumori che sembravano colpi d’arma da fuoco – ha raccontato un testimone alla radio Rtl – sicuramente cinque o sei. Poi, più niente per un minuto e ancora di nuovo altri cinque o sei colpi. E’ arrivata la polizia e la zona è stata circondata”.
Sindaco Bruxelles: “Probabile atto terroristico” – “Si tratta probabilmente di un atto terroristico, per noi è un atto estremamente grave”, ha commentato il sindaco di Bruxelles, Yvan Mayeur, alla radio Rtl. “La polizia – ha aggiunto – sta seguendo una pista seria”.
Il premier belga: “Sconvolto” – ”Sono molto sconvolto per quanto successo a Bruxelles”, ha scritto su twitter il premier belga Elio Di Rupo. “Le mie sincere condoglianze e tutto il mio sostegno – ha aggiunto – alle famiglie delle vittime ed ai loro famigliari”. Si è detto “sconvolto” anche il ministro degli Esteri belga Didier Reynders che, tra l’altro, si trovava per caso vicino al Museo ebraico all’ora dell’attacco. “Stavo bevendo un caffè con mia moglie nella vicina Place du Grand Sablon, quando mi hanno avvertito della sparatoria”, ha raccontato il ministro.
Il presidente del Ccojb: “Sono costernato” – “Sono costernato. Siamo in presenza del primo attacco anti ebraico a Bruxelles dopo la Seconda guerra mondiale. In questo momento è difficile pensare che non si tratti di un attentato”, ha affermato Maurice Sosnowski, presidente del Ccojb, il centro di coordinamento delle organizzazioni ebraiche in Belgio, a ‘La Libre’. Sosnowski ha spiegato che non c’era stata alcuna minaccia contro il museo o altri luoghi della comunità ebraica in Belgio.
Venti giorni fa vietato il Congresso antisemita – L’attacco è avvenuto venti giorni dopo che ad Anderlecht, comune alle porte della capitale, era stato vietato il “Congresso europeo del dissenso”, un incontro denunciato come antisemita dalla comunità ebraica belga. In seguito a quel divieto la polizia aveva usato gli idranti per disperdere la folla che protestava contro il no al raduno, a cui avrebbe anche dovuto partecipare il comico francese accusato di antisemitismo Dieudonne M’Bala M’Bala. Oggi, meno di tre settimane dopo, lo spettro dell’antisemitismo è tornato a pesare sulla capitale belga.