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Cadla: in Comune il “tavolo di crisi”. In programma incontro con parlamentari e consiglieri regionali

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Cadla: in Comune il “tavolo di crisi”. In programma incontro con parlamentari e consiglieri regionali
Gisueppe Fanfani

“Dobbiamo difendere il futuro di centinaia di famiglie. 200 sono i lavoratori impegnati direttamente in Cadla. Altri 600 in tutto il gruppo. Noi ci siamo e ci saremo in difesa dei loro posti di lavoro”. Il Sindaco Fanfani ha garantito stamani ai dipendenti della Cadla e ai segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil il suo impegno e quello del Comune in difesa dei posti a rischio.

“Ho avuto contatti con la proprietà e con altri soggetti interessati. Il quadro che emerge è oggettivamente grave e preoccupante. In modo particolare in relazione al magazzino di distribuzione e quindi al futuro occupazionale dei dipendenti Cadla. Senza dimenticare o sottovalutare quello degli altri lavoratori del gruppo. Non abbiamo, come Amministrazione comunale, strumenti in grado di agire, in modo diretto e positivo, su questa crisi. Ma intendiamo coinvolgere l’intero sistema istituzionale e rendere questo in difesa del lavoro in Cadla un impegno dell’intera città”.

I rappresentanti sindacali hanno evidenziato stamani come la vertenza interessi, in realtà, non solo il territorio aretino e quindi toscano ma tre regioni. “Vedrò quindi di individuare il primo giorno utile per organizzare in Comune un incontro con i parlamentari e i consiglieri regionali – ha detto il Sindaco Fanfani insieme al vice Sindaco Stefano Gasperini e all’assessore alle attività produttive, Paola Magnanensi. Dobbiamo affrontare non solo i temi occupazionali e del futuro della Cadla ma essere anche pronti ad un confronto in sede ministeriale sugli ammortizzatori sociali”.

Mercoledì pomeriggio i sindacati incontreranno la Direzione aziendale. Dopo questa riunione sarà attivato quello che Mugnai, Salvini e Conficconi (i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil) hanno definito il “tavolo di crisi” presso la sede del Comune di Arezzo. Stamani è intanto iniziato lo stato di agitazione con il conseguente blocco delle attività.

I rappresentanti dei lavoratori hanno evidenziato come la crisi Cadla appaia soprattutto di natura finanziaria e che siamo di fronte al rischio di un effetto domino. Non escludono infatti ripercussioni negative sull’occupazione nei punti di vendita, anche in caso di cessione. E problemi stanno già avendo i fornitori dei prodotti locali che avevano in Cadla un importante punto di riferimento.