Madrid, 5 dic. (AdnKronos) – “Questa squadra può ancora migliorare”. Carlo Ancelotti non si accontenta: il suo Real Madrid viene da 17 vittorie consecutive ma non ha ancora raggiunto il top.
“Magari è difficile, ma possiamo crescere ancora con il lavoro e l’abitudine a giocare in un certo modo. Non ci sono limiti”, dice il tecnico italiano alla vigilia della sfida con il Celta. La striscia record di risultati è stata festeggiata con una cena speciale per lo staff tecnico. “Stiamo lavorando bene, come i giocatori. Il gruppo è come una famiglia molto grande in cui c’è tanto rispetto. Per avere un ambiente positivo -avverte- bisogna continuare a vincere”. Ancelotti glissa quando si parla di presunti cori contro l’Atletico Madrid nella serata speciale: “Non ho sentito. Se c’è stato qualcosa, non va bene. C’era anche un cantante di flamenco, ma non so se è successo qualcosa”.
Capitolo mercato: “Come ho detto spesso, sono soddisfatto della rosa. Khedira è stato sfortunato, ha recuperato da un infortunio e poi ha avuto questo problema”, dice riferendosi alla commozione cerebrale rimediata dal centrocampista nel match infrasettimanale di Coppa del Re.
“Ha bisogno di una settimana. Jesé è tornato, non abbiamo bisogno di nessuno a gennaio e non compreremo nessuno”. Finora, in attacco, Chicharito Hernandez ha trovato pochissimo spazio: “Conosce il suo ruolo nella squadra. Gli attaccanti stanno facendo benissimo, lui ha avuto chance in Coppa del Re e avrà spazio in Champions contro il Ludogorets. Non andrà via nel mercato invernale: non compreremo nessuno e non cederemo nessuno”.
Il calcio spagnolo deve impegnarsi nella lotta alla violenza dopo la morte di un tifoso del Deportivo La Coruna, che domenica scorsa ha perso la vita negli scontri con alcuni supporters dell’Atletico Madrid. “Non voglio entrare nei discorsi specifici sulle norme, ma giudico positivamente ogni decisione presa per eliminare questa piaga dal mondo del calcio”, dice Ancelotti, che oggi ha ricevuto la visita di un caro amico. “E’ venuto a trovarci Arrigo Sacchi, abbiamo parlato di calcio: da lui c’è sempre qualcosa da imparare”.