Roma, 24 nov. – (AdnKronos) – “L’ho detto subito alle ragazze, il ritorno sarà durissimo per questo dobbiamo cancellare dalla testa l’1-1 dell’andata e resettare tutto”. Il ct della nazionale femminile, Antonio Cabrini, avverte la sua squadra in vista del match di ritorno, in programma giovedì a Verona, del play-off di qualificazione al mondiale contro l’Olanda, dove le azzurre si giocheranno un posto per la Coppa del Mondo 2015, una rassegna iridata alla quale le azzurre non partecipano dal 1999.
“E’ vero in questi anni abbiamo faticato molto mentre le altre nazioni in particolare del nord Europa sono cresciute tantissimo -aggiunge Cabrini ai microfoni di Radio anch’io sport su Radio1-. Sabato ad esempio c’erano 14.000 spettatori a l’Aja e questo la dice lunga sull’interesse che c’è per il movimento femminile in alcune nazioni. Tanto per dare dei numeri in Italia abbiamo 11.000 tesserate, in Olanda 145.000 e in Germania un milione, con questi numeri è difficile competere”.
Il ct azzurro spiega come le nostre calciatrici paghino rispetto a quelle migliori a livello internazionale un gap fisico. “A noi manca la qualità del lavoro che viene fatto settimanalmente dalle ragazze e questo lo riscontri in campo internazionale soprattutto a livello fisico. Quello che manca ai nostri club è un po’ di professionalità, perché le nostre ragazze non sono atlete perché non si allenano al meglio, a volte nelle loro squadre manca il preparatore atletico o addirittura il medico per fortuna la Figc ci sta aiutando molto premiando l’impegno delle nostre calciatrici che ci mettono grande impegno e passione”.