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Calcio: Di Biagio, vogliamo andare ai Giochi magari vincendo l’Europeo

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Roma, 20 ott. – (AdnKronos) – “Noi vogliamo andare ai Giochi Olimpici da protagonisti magari vincendo l’Europeo. Ora abbiamo 7-8 mesi per lavorare e far crescere ulteriormente la squadra siamo entusiasti e ottimisti”. L’allenatore dell’Under 21, Luigi Di Biagio non pone limiti alla sua Under 21 in vista dei campionati Europei di categoria che si svolgeranno in Repubblica Ceca dal 17 al 30 giugno e che vedranno le 4 semifinaliste staccare il biglietto per i Giochi di Rio de Janeiro 2016. Gli azzurrini si sono qualificati battendo ai play-off la Slovacchia anche grazie a un errore arbitrale nella partita di ritorno, giocata al Mapei Stadium di Reggio Emilia, quando sul punteggio di 2-1 per l’Italia non è stato concesso un rigore evidente ai nostri avversari. L’eventuale 2-2 avrebbe qualificato la Slovacchia dopo l’1-1 dell’andata.
“Indubbiamente c’e’ stato un errore evidente ma sembra che siamo andati avanti solo per questo e questo mi dispiace soprattutto per i ragazzi che hanno fatto un lavoro fantastico -aggiunge Di Biagio ai microfoni di Radio anch’io lo Sport su Radio1-. Non dimentichiamoci che abbiamo eliminato Belgio e Serbia chiudendo col miglior attacco e la miglior difesa nel girone eliminatorio e abbiamo fatto 4 gol in due partite alla Slovacchia e poi se vogliamo parlare di errori ricordiamo anche che poco prima non è stato fischiato un fallo su Belotti grosso come una casa ma noi non abbiamo fatto tutte le sceneggiate che hanno fatto loro”.
Il ct dell’Under 21 rivendica tutto il lavoro svolto sui giovani in questi anni e i frutti raccolti. “Sono al quinto anno in Federazione e abbiamo una rete di osservatori ampia che copre tutto il territorio. Io e i miei collaboratori andiamo a vedere i giocatori più interessanti e abbiamo puntato su questo gruppo. I vari Belotti, Bernardeschi, Berardi sono sul nostro taccuino da cinque anni, ci abbiamo creduto prima noi che i loro club che praticamente non li facevano giocare siamo contenti di non esserci sbagliati”.