Roma, 22 set. – (Adnkronos) – “Lotito può dire quello che vuole, può dare risposte personali e non mi offendo di certo. Ma rimango del mio pensiero e di sicuro posso dire che la mia affermazione relativa a Lotito è che ritenevo pericoloso accentrare un potere su una persona sola”. Beppe Marotta, direttore generale della Juventus, conferma il suo punto di vista sul ruolo che si sta ritagliando il presidente della Lazio all’interno della nuova Federazione guidata da Carlo Tavecchio.
“C’è la possibilità di crescere con il coinvolgimento di tutte le componenti, all’interno delle quali ci sono fior di dirigenti e di presidenti che possono avere un ruolo importante”, sottolinea Marotta, che ai microfoni di Radio Anch’io Lo Sport si sofferma anche sul piano di riforme annunciato di recente dal tandem Tavecchio-Lotito.
“Per noi una delle riforme più importanti riguarda la creazione delle seconde squadre”, evidenzia il dg bianconero, che al contrario non è convinto dalla volontà di puntare sulle multiproprietà. “Noi -dice facendo l’esempio della Juve- abbiamo 65 giovani tesserati che giocano altrove. La seconda squadra permetterebbe a questi giocatori di crescere con le metodologie della prima squadra, dove potrebbero giocare con più facilità”.