Home Attualità Calcio: Pioli, Lazio centometrista e obiettivo resta l’Europa

Calcio: Pioli, Lazio centometrista e obiettivo resta l’Europa

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Roma, 29 ott. – (AdnKronos) – “L’approccio mentale fa sempre la differenza. Dobbiamo avere rispetto per l’avversario ma consapevolezza dei nostri mezzi. Sappiamo cosa vogliamo raggiungere, ho fatto l’esempio del centometrista che non può rallentare prima del traguardo: le distanze tra noi e le altre sono minime, dobbiamo correre forte fino alla fine per raggiungere il nostro obiettivo dando il massimo”. Proseguire la scalata in classifica con l’obiettivo di raggiungere il terzo posto che vale la Champions League, il tecnico della Lazio, Stefano Pioli, dopo i tre punti col Torino va al Bentegodi in cerca di conferme contro il Verona nel match che domani chiuderà l’ottava giornata del campionato di Serie A.
“La partita della svolta sarà una, quella che ci farà raggiungere matematicamente il nostro obiettivo. Le altre ci permetteranno solo di migliorare la classifica, dobbiamo dimostrare di essere una buona squadra -spiega l’allenatore ex Bologna nella conferenza stampa della vigilia-. Non bisogna mai abbassare la guardia. Il fatto di aver creato un ambiente positivo è un merito dell’atteggiamento dei calciatori, saremo soddisfatti solo quando raggiungeremo il nostro obiettivo e vedremo sempre più tifosi all’Olimpico”.
Pioli non si illude di trovare un Verona arrendevole dopo la sconfitta subita dagli scaligeri a Napoli per 6-2: “Dovremo mettere in campo grande concentrazione, non ci sono partite facili, domani affronteremo molte difficoltà contro un avversario che vuole riscattare una brutta sconfitta”.
La chiave per il successo passa sempre per la mentalità giusta: “Cerco di migliorare la squadra durante la partita e di sistemare la formazione in campo. Non conta l’inserimento di un giocatore, conta la mentalità della squadra, domenica abbiamo mostrato maturità, ma siamo solo all’inizio -aggiunge il tecnico emiliano-. La nostra forza è il lavoro, tutti si sono approcciati con disponibilità e professionalità. La cura dei dettagli fa la differenza. Ogni volta che perdiamo le distanze tra i reparti, rischiamo qualcosa in più. Non deve succedere. Attenzione, equilibrio e lucidità sono le cose più importanti per la nostra crescita”.
Spazio poi a modulo e formazione, a partire dalla convivenza in avanti di Klose e Djordjevic. “Credo che i due possano giocare insieme, vedo nella capacità di Filip di attaccare la profondità, vedo Miro più bravo a lavorare nel raccordo tra i reparti che come prima punta. Ma dobbiamo creare gli equilibri giusti di squadra. I nostri attaccanti stanno dando una grossa mano all’intera squadra, le due punte è una soluzione che possiamo percorrere. Comunque stiamo giocando con calciatori molto offensivi, ci sono tante soluzioni. Dobbiamo mantenere questo spirito e avere vantaggi nelle due fasi di gioco. Anderson? Felipe ha fatto fatica, non è entrato in partita dal punto di vista tattico, è stato troppo basso ma ha tutta la mia stima. Lulic si è allenato con la squadra, ha avuto un fastidio al ginocchio, lo stesso che preoccupava prima del Torino”.
Infine sul ritrovato feeling con il popolo biancoceleste con gli spalti dell’Olimpico nuovamente pieni: “Certi riconoscimenti e apprezzamenti sul nostro lavoro fanno piacere. Faccio riferimento allo staff, quello che ho portato e quello che la Lazio mi ha messo a disposizione, ai giocatori e alla società. Siamo stati bravi a non abbatterci di fronte ai risultati negativi, ora non dobbiamo esaltarci troppo”.