Ci riferiamo a quanto apparso nella stampa di questi giorni . Dalla Regione ipotizzano il raggruppamento in sole 3 Usl…..ulteriore complicazione delle cose semplici !  e vengono anche previsti risparmi milionari !

Abbiamo gia’ sperimentato le Aree vaste come centrali di acquisto, elaborazioni bandi, concorsi etc..nessun beneficio in efficienza, nessun risparmio ma altro spreco di risorse..i dati di bilancio relativi alla Area vasta sud-est (Arezzo-Siena –Grosseto) sono pubblici e chiunque puo’ consultarli, noi ci limitiamo a dire che con l’acquisto della sede di Siena (costo circa 14 milioni di euro  oltre interessi di circa 700 mila euro annui ) il Calcit avrebbe potuto finanziare il servizio Scudo (cure domiciliari oncologiche)  per i prossimi 100 anni !!

Parlare di Usl di area vasta, quando  non si risparmieranno neanche i costi dei direttori generali perche’ ovviamente saranno ricollocati  in qualche incarico tra gli innumerevoli posti disponibili, vorra’ significare un ulteriore distacco dalla realta’ dei bisogni quotidiani dei cittadini ,e soprattutto non avere interlocutori ai quali chiedere conto del  loro operato….sara’ come parlare con un call center !

Il Calcit che interpreta il pensiero ed il sentimento di tanti cittadini, nei suoi 36 anni di totale impegno a favore della Sanita’ pubblica ha conosciuto vari direttori generali, assessori alla sanita’, presidenti regionali ad ha bene imparate la tecnica : si annuncia un progetto si crea un argomento di discussione e nel frattempo si dimenticano i problemi che avrebbero invece urgenza di essere risolti.

Vogliamo dire chiaramente che non ci fidiamo, vogliamo prima vedere una vera razionalizzazione nelle aree tecnico-amministrative nelle varie Usl, nelle Aziende ospedaliere universitarie, nelle Aree vaste, ed in altri enti sempre riferiti al mondo sanitario; vogliamo anche vedere prima una vera e stabile efficienza nei servizi al cittadino (assistenza domiciliare ,liste di attesa per interventi chirurgici ,liste di attesa per i vari esami,  percorsi ospedalieri, prese in carico dei pazienti, formazione di equipe omogenee etc.

Se vedremo tutto questo, potremmo iniziare a fidarci e disposti a dare credito ad una discussione seria circa le  proposte di nuovi modelli organizzativi. Vogliamo infine dire che terremo alta l’attenzione e  non subiremo  passivamente tutto quello che ci viene propinato come soluzioni miracolistiche !

CALCIT Arezzo        
Presidente Giancarlo Sassoli