Home Nazionale Calderone (Cup), bene fondi europei per professionisti

Calderone (Cup), bene fondi europei per professionisti

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Bruxelles, 9 apr. (Labitalia) – “L’Europa incentiva gli ordini professionali. Dalla conferenza stampa sulle professioni liberali, svoltasi oggi a Bruxelles, presso la sede della Commissione europea, esce un sistema ordinistico rafforzato nella forma e nella sostanza. E quello italiano addirittura viene portato ad esempio virtuoso da emulare nel resto d’Europa”. Lo afferma la presidente del Cup (Comitato unitario professioni) e del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, Marina Calderone, intervenuta oggi alla conferenza stampa, sottolineando “l’importanza di queste iniziative sia per il sostegno finanziario per i giovani professionisti sia per il riconoscimento del valore sociale delle professioni”.
“Ora – continua la presidente – dovremo vigilare in Italia affinché non ci siano intralci burocratici in fase di applicazione di quanto deliberato in sede comunitaria. Per questo, abbiamo già avviato da tempo una interlocuzione con le Regioni proprio nell’ottica di partecipare ai processi di regolamentazione per rendere fluido l’accesso ai fondi”.
Come si legge in una nota dei consulenti del lavoro, Joanna Drake, della dg Enterprise and Industry della Commissione europea, nella sua relazione di apertura della conferenza, ha ricordato che “il sistema ordinistico italiano sta portando avanti diverse iniziative molto utili per i liberi professionisti e che quello italiano è un modello di ordini professionali da prendere ad esempio ed esportare”. “Basterebbe solo questo – avvertono i consulenti del lavoro – per archiviare qualsiasi ulteriore tentativo di delegittimare il sistema ordinistico italiano. Il trito slogan ‘L’Europa vuole l’abolizione degli ordini’, brandito nelle campagne antiordinistiche, si sgonfia davanti alla concretezza rilevata in sede comunitaria dove si è parlato di sostegno concreto ai liberi professionisti”.
“E a ulteriore supporto – proseguono i consulenti del lavoro – interviene il parere diramato dal Eesc (European Economic and Social Committee) su ruolo e futuro delle professioni liberali nella società civile europea del 2020, dove tra l’altro si legge: ‘Ci sono significative differenze tra gli stati membri nel definire il termine professioni liberali e alcuni non utilizzano affatto questo termine. In alcuni Paesi solo un ristretto gruppo di lavori sono definite professioni liberali (medici, avvocati, commercialisti e revisori, consulenti del lavoro, ingegneri e architetti)'”.
“Il rilievo che viene dunque dato dalle istituzioni comunitarie al sistema ordinistico e, nel dettaglio, anche all’Ordine dei consulenti del lavoro – rimarcano – è sintomatico dell’importanza del comparto. Che trova anche supporto economico grazie all’iniziativa presentata dal vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, assieme ai rappresentanti del sistema ordinistico”.
“Tajani – riferiscono i consulenti del lavoro – ha ricordato di aver avviato una serie di iniziative economiche a sostegno delle attività dei professionisti, che sono una componente molto importante in Europa e in Italia ancor di più, e di aver aperto l’accesso alle forme di finanziamento già previste per i piccoli imprenditori. L’esclusione di fatto avvenuta era anacronistica”.