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Cambogia: al via processo per genocidio per due superstiti Khmer Rossi

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– Phnom Penh, 30 lug. – (Adnkronos/dpa) – Gli ultimi due leader superstiti del regime dei Khmer Rossi sono comparsi oggi a Phnom Penh nella prima udienza del processo che li vede imputati per genocidio. Khieu Samphan, l’83enne ex capo di stato cambogiano e Nuon Chea, l’87enne vice di Pol Pot sono già imputati in un altro processo per crimini di guerra e crimini contro l’umanità.
Nel processo avviato oggi, la cui conclusione potrebbe giungere non prima del 2016, le accuse riguardano lo sterminio di decine di migliaia di persone appartenenti alle minoranze vietnamite e musulmane. I due procedimenti sono stati mantenuti separati per accelerarne lo svolgimento a causa dell’età avanzata dei due imputati. Il verdetto nel primo processo è atteso per il 7 agosto. L’accusa intende chiedere per entrambi gli imputati la condanna al carcere a vita.
Gli Khmer Rossi governarono la Cambogia dal 1975 al 1979. Durante i quattro anni del loro regime del terrore si ritiene che due milioni di persone siano morte di stenti, per la fatica del lavoro nei campi o perché giustiziate. Il leader Pol Pot è morto nel 1997 e l’unico alto esponente del regime processato e condannato all’ergastolo per i crimini commessi è stato l’ex responsabile delle carceri, Kaing Guek Eav.