Roma, 1 ott. (Adnkronos) – Novantasette milioni in 4 anni: è il risparmio che sarà ottenuto dal tetto agli stipendi dei dipendenti del Parlamento, stabilito ieri dagli uffici di presidenza. Lo ricorda la vice presidente della Camera, Marina Sereni, intervistata dal Gr1 Rai. “E’ la prima volta -afferma- che Camera e Senato decidono assieme una riorganizzazione delle retribuzioni dei propri dipendenti, introducendo per tutte le categorie un tetto massimo”.
I sindacati però restano sul piede di guerra e parlano di rischi di illegittimità: “L’accusa – replica l’esponente Pd- è rivolta al decreto con il quale il governo ha introdotto un tetto massimo per i manager pubblici. Noi ci siamo orientati in autonomia rispetto a quel decreto. I sindacati faranno le loro mosse, la loro protesta è legittima, ma spero che rimanga nell’ambito delle regole delle relazioni sindacali”.
“Non c’è nessun imbroglio – aggiunge infine la vice presidente della Camera rifererrendosi alle accuse del M5S – è tutto molto chiaro: dovevamo mettere un limite alle retribuzioni che erano troppo elevate”.