Roma, 28 ott. (AdnKronos) – “Il questore della Camera Stefano Dambruoso ha proposto ai deputati che dal 2015 dovranno dismettere i propri uffici, di spostarsi in comodi ambienti open space. Ma la proposta è stata bocciata all’unanimità.Siamo parlamentari e dovremmo dare un indirizzo di misura e sobrietà alla nostra nazione. Eppure siamo così concentrati su noi stessi che non riusciamo neppure a cambiare degli uffici con dei moderni open space”. Lo afferma il deputato di Scelta civica Andrea Vecchio.
“Dispongo -aggiunge- di un ampio ufficio a Palazzo Marini in via Poli. Due belle stanze al quinto piano. Tuttavia, posso testimoniare che il mio piano è pochissimo frequentato. Forse, dunque, non si colpirebbe così tanto il lavoro dei deputati se rinunciassero a degli uffici che costano ognuno 7.000 euro al mese (una cifra folle e completamente fuori mercato) e adottassero soluzioni di co-working; scrivanie condivise ormai usate in tutto il mondo e in tutti i settori, dal giornalismo alle aziende, dagli studi legali a quelli di architettura, dagli studi di commercialisti alle agenzie di comunicazione. Possiamo benissimo servirci anche noi di ambienti open space e lasciare gli uffici che servono probabilmente più a vantarci del nostro prestigioso ufficio nella Capitale, che a svolgere il nostro lavoro di deputati della Repubblica”.