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Camusso: bilancio Tu positivo, serve rispetto reciproco

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Roma, 3 mar. (Labitalia) – Il bilancio della Cgil sull'accordo per il testo unico sulla rappresentanza "è un bilancio positivo perché rimette insieme le regole che ci permettono di esercitare la contrattazione che deve essere il fine ultimo di un sindacato: e cioè di modificare il modello sociale attraverso la contrattazione". Così il leader Cgil, Susanna Camusso, ribadisce i motivi che hanno condotto il sindacato a firmare il 31 gennaio scorso con Cisl Uil e Confindustria l'accordo sulla rappresentanza. Un accordo, questo, dice nel corso del Comitato centrale della Fiom, che non fa eccezione al destino di tutti gli altri accordi firmati nella storia del sindacato, e cioè di avere "una vita travagliata dentro la Cgil". Ma la diversità di opinioni "va affrontata con serenità, non è un dramma, perché si tratta di vedute a confronto; un confronto che, se avvenisse nel reciproco rispetto, sarebbe meglio", aggiunge rivendicando alla Cgil il merito di aver determinato "una soluzione di mediazione dirimente: e cioè che il contratto nazionale ha bisogno del voto dei lavoratori come condizione per esserci". Nessuna "cattiveria", dunque, "nessun intento di voler penalizzare qualcuno", aggiunge, solo l'obiettivo di ripristinare quelle regole anche e soprattutto "a difesa e per dare sponda al sindacato e ai lavoratori". E sulla consultazione, le cui modalità sono state decise nell'ultimo direttivo Cgil, Camusso difende l'idea di aver voluto demandare a ciascuna categoria l'organizzazione del referendum: "Non è che se uno fa una consultazione in un modo diverso da un'altra categoria allora o imbroglia o non è trasparente, ci sono settori che hanno esigenze differenti ma l'obiettivo resta sempre quello: far partecipare i lavoratori raggiungendone il più possibile", spiega ancora ribadendo: "Non c'è nessuna volontà di voler un modello meno democratico, semmai il contrario, di volere più partecipazione possibile".Quanto all'assenza delle ragioni del no nel corso delle prossime assemblee aggiunge: "Non siamo mai andati a una consultazione con due opinioni diverse del sindacato e mi chiedo quale credibilità potrebbe avere la Cgil se si presentasse con due ragioni differenti". E alla Fiom, che chiede una consultazione di tutti i lavoratori metalmeccanici, non solo di quelli iscritti alla Cgil, al termine di assemblee unitarie con Fim e Uilm, chiede: "Si voti almeno con due urne distinte perché poi sarà complicato capire quale sarà l'orientamento dei nostri iscritti alla fine della consultazione".