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Canone Speciale Rai, la Confcommercio agli imprenditori aretini: “attenzione perché non sempre è dovuto”

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Canone Speciale Rai, la Confcommercio agli imprenditori aretini: “attenzione perché non sempre è dovuto”

L’importo del tributo va dalle 200 alle 6.000 euro. Ma arriva la rassicurazione: “non è vero che il tributo va pagato da chiunque possieda un computer”. L’invito a verificare rivolgendosi allo Sportello Tributi aperto dall’associazione di categoria aretina nella sede di via XXV Aprile ad Arezzo

In questi giorni anche in provincia di Arezzo la Rai ha fatto recapitare agli imprenditori un sollecito di pagamento del “canone speciale alla televisione”. Confcommercio invita però a fare attenzione: non tutti, infatti, sono tenuti al pagamento del nuovo tributo.

“Si è sparsa la voce che il canone interessi tutti coloro che possiedono computer, Iphone, Ipad o simili, ma non è affatto così”, spiega il direttore della Confcommercio Franco Marinoni,  “la legge prevede che debba essere pagato da chiunque abbia in azienda uno o più apparecchi muniti di sintonizzatore, quindi adatti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni televisive, indipendentemente dall’uso che ne fa. Ne è stato stilato un elenco che invito gli operatori a verificare, prima di pagare il bollettino allegato alla lettera Rai. Anche perché ad una lettura superficiale perfino i sistemi di videosorveglianza risulterebbero tassabili e non è davvero accettabile”.

“Chi lo desidera può contattare i nostri uffici al numero di telefono 0575 350755 per fare una verifica insieme agli esperti del nostro Sportello Tributi”, prosegue il direttore della Confcommercio, “purtroppo accade spesso che le norme non siano affatto chiare e che qualcuno, pur di non avere problemi e non incorrere in sanzioni, paghi anche se non dovrebbe. Meglio però prendersi del tempo in più per fare i dovuti accertamenti”.

L’importo del canone speciale richiesto dalla Rai va da un minimo di 200 euro fino a 6.800 euro l’anno. “Una cifra che va ad aggiungersi ad altri oneri, in un quadro complessivo di fiscalità pesantissimo per le imprese”, dicono dalla Confcommercio. Intanto, l’associazione di categoria si è mobilitata anche a livello nazionale per chiedere una immediata modifica del provvedimento.