Home Attualità Carlo Viti: gelato e cioccolato contro le amarezze della crisi

Carlo Viti: gelato e cioccolato contro le amarezze della crisi

0
Carlo Viti: gelato e cioccolato contro le amarezze della crisi
Carretto di cioccolato - Carlo Viti

Ha inventato il gelato al sedano e per questo ha ricevuto il primo premio, nel 2009, al Sigep di Rimini, una sorta di notte degli Oscar per il settore. Ha portato il suo gelato alla recentissima festa del patrono della Gendarmeria Vaticana a Roma. Non ha confini il lavoro di Carlo Viti, gelatiere e cioccolatiere di Monte San Savino che ha imparato il primo mestiere da solo e il secondo in Belgio con uno dei maggiori esperti internazionali del settore.

Due professioni, due stagioni. “Il gelato, nonostante le campagne promozionali, continua ad essere nel nostro paese un prodotto essenzialmente estivo. Non mi andava di rimanere fermo nelle altre stagioni e quindi ho deciso di sostituire, d’inverno, il gelato con il cioccolato”.

Professioni ma soprattutto passioni forti. La prima è datata 1992, la seconda 2005. “Mi piacciono gli stimoli e le sfide. Anche per i gelati non mi sono mai fermato ai gusti tradizionali che ovviamente confermo perché le abitudini non si cambiano ma si integrano. Tra i molti gusti che ho inventato c’è il gelato al sedano, premiato al Sigep e che ho scelto in omaggio alla nostra terra. E sempre su questa linea, sto producendo gelati all’olio di oliva. Con qualche sorpresa interessante: alcuni ristoranti della riviera romagnola lo servono abbinato al pesce, in modo particolare all’aragosta”.

Dalla Riviera alla Città del Vaticano. “Per me è stato un grande onore essere invitato, nelle settimane scorse, alla festa per il patrono della Gendarmeria. Ho distribuito il gelato con il mio “carrettino” degli anni quaranta, un modo non solo per far apprezzare il gelato ma anche per ricordare come questo prodotto sia passato indenne attraverso il tempo e le mode”.

La passione per il gelato si riflette anche sul cioccolato. “Nella consapevolezza che la crisi economica e il calo dei consumi accentuano il divario tra i due prodotti. Il costo della materia prima per i prodotti di cioccolateria cresce e li rende sempre più di nicchia. Ma non mi arrendo. Non sono andato a studiare fino in Belgio per poi fermarmi. Quindi continuerò a preparare gelati e cioccolato fino a quando l’amarezza della crisi non sarà superata”.