(AdnKronos) – (Adnkronos) – Nel capoluogo lombardo, il patrimonio immobiliare di edilizia residenziale pubblica conta circa 90mila alloggi, dei quali 61mila di proprietà di Aler e 28mila del comune. Di questi, oltre novemila sono vuoti perché privi delle caratteristiche di abitabilità, 1.300 sono in fase di ristrutturazione, quattromila sono occupati irregolarmente e 38 sono senza contratto.
Per Tronca, un problema che ha vari aspetti. “Qui – dice – non si tratta di negare il diritto ad avere una casa, ma al contrario, di tutelare il diritto di chi attende l’assegnazione legittima di una casa”. Un diritto che, sottolinea, “intendiamo tutelare agendo in modo da evitare che le regole vengano violate e anzi vengano agevolate nella loro applicazione, riducendo la burocrazia”. L’obiettivo, sottolinea l’assessore regionale alla casa Paola Bulbarelli, è di “velocizzare le procedure per fare in modo che gli interventi di recupero e la pre-assegnazione avvengano entro 48 ore e la consegna degli alloggi entro trenta giorni”. Regione Lombardia, sottolinea l’assessore, per l’attuazione del piano “ha già stanziato 500.000 euro”.
Capitolo importante quello degli sgomberi, ‘programmati e in flagranza’. In particolare la programmazione avverrà, come sempre, durante il Tavolo interistituzionale che si tiene in questura ogni settimana. In più, è stato istituito un numero unico di emergenza, il 112, al quale rivolgersi in caso di occupazioni abusive. “La procedura che abbiamo definito – sottolinea Maroni – vede coinvolti molti soggetti: il 112 Nue, gli ispettori di Aler e Metropolitana Milanese, le forze dell’ordine, il corpo di polizia locale e i servizi sociali”. Un’organizzazione sinergica, con il coinvolgimento degli operatori sociali. “Solo un approccio integrato di questo tipo – conclude il prefetto Tronca – può consentire un’azione effettiva e concreta, oltre che duratura nel tempo.