Home Nazionale Caso Scajola: Matacena, se confermano mia condanna torno in Italia

Caso Scajola: Matacena, se confermano mia condanna torno in Italia

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Roma, 10 giu. (Adnkronos) – ”Ho già fatto del carcere ingiusto e non intendo farne altro finché non si pronunceranno Cassazione e Corte europea. Ma se mi condannano torno. Non perché lo voglio io, ma perché l’ho promesso a mia moglie”. Lo dice Amedeo Matacena a ‘Oggi’. L’ex deputato di Forza Italia è in attesa che si decida, in Cassazione e poi alla Corte di Strasburgo, su un esposto presentato ”per illustrare una serie di fatti strani che hanno portato alla mia condanna”, parla molto della moglie Chiara Rizzo, arrestata a Nizza l’11 maggio 2014 con l’accusa di aver sollecitato l’intervento di Claudio Scajola affinché il marito potesse essere trasferito in Libano.
Matacena dice che nonostante il divorzio, ”la fede non la toglierò mai… Chiara è la donna che amo e che amerò sempre… Il divorzio lo ha voluto lei. È una cosa che mi fa un male terribile. Ma si è fatta male anche lei. I sentimenti non finiscono per un pezzo di carta. Ma con me lontano da casa il matrimonio non stava in piedi. La speranza è che un giorno ci si possa rifare una vita”.
Sulle voci di amicizie particolari tra sua moglie e Claudio Scajola dice: ”Credo siano tutte fantasie. Se così non fosse mi dispiace. Per Claudio, sua moglie e i suoi figli. Onestamente faccio fatica a crederci. Da quando ho trasferito la mia famiglia a Montecarlo tra noi si era instaurato un rapporto di vera amicizia. Che sia successo qualcos’altro è impossibile”. (segue)