Bologna, 27 mag. – (Adnkronos) Luciano Zocchi, ex segretario dell’ex ministro dell’Interno Claudio Scajola sarà sentito giovedì dai Pm della Procura di Bologna che hanno aperto la nuova inchiesta, contro ignoti, sulla mancata scorta al giuslavorista Marco Biagi, ucciso 12 anni fa dalle Nuove Br, sotto la sua casa di Bologna. Proprio da alcune carte riguardanti la protezione a Biagi e trovate in casa di Zocchi, nell’ambito dell’inchiesta sul caso Matacena che ha portato all’arresto di Scajola, prende spunto il fascicolo di cui è titolare il pm di Bologna Antonello Gustapane, che ipotizza il reato di omicidio per omissione.
Intanto, oggi dai Pm sono stati sentiti Antonio D’Amato e Stefano Parisi, rispettivamente presidente e direttore generale della Confindustria all’epoca della morte di Biagi. I due ex vertici di Confindustria sono stati ascoltati dagli inquirenti quali persone informate sui fatti.
D’Amato, che è stato in Procura per circa 2 ore e 40 minuti ha fatto una ricostruzione generale dei fatti avvenuti all’epoca delle minacce che Biagi disse di ricevere. Parisi, che era già stato sentito nel 2002, ha ripercorso quanto dichiarato allora e messo a fuoco, in particolare, alcuni ricordi anche in merito alle nuove documentazioni già acquisite dalla Procura. Entrambi non hanno rilasciato dichiarazioni ai giornalisti, lasciando il palazzo di via Garibaldi. “Si sta lavorando a ritmo elevato” ha commentato il procuratore aggiunto Valter Giovannini, senza aggiungere altro.