Roma, 22 mag. (Adnkronos) Stop agli alimenti per i figli maggiorenni che hanno in mano un contratto di specializzazione. Lo ha sancito la Cassazione spiegando che, in caso di separazione, i genitori non sono tenuti a foraggiare i figli maggiorenni ad oltranza se percepiscono “un reddito corrispondente alla professionalità acquisita, in relazione alle normali e concrete condizioni di mercato, in dipendenza di un contratto di formazione specialistica pluriennale non riconducibile ad una semplice borsa di studio”. Ecco perchè la Prima sezione civile – sentenza 11414 – ha accolto il ricorso di un padre separato di Salerno che si era opposto al mantenimento – ripristinato dalla Corte d’appello di Salerno nel luglio 2012 per un importo pari a 450 euro al mese – nei confronti della figlia con un contratto di specializzazione.
L’assegno a favore della ragazza era stato annullato dal Tribunale di Salerno che, dichiarando la separazione dei coniugi il 22 febbraio 2012, aveva condannato il marito a mantenere il figlio minorenne con 450 euro mensili, sollevandolo dall’obbligo di mantenere la figlia specializzanda. Obbligo che invece veniva ripristinato in appello dal momento che – a detta dei giudici di secondo grado – il contratto di specializzazione della ragazza era equiparabile ad una borsa di studio tale da non determinare l’autosufficienza della ragazza. Contro questa chiave di lettura, l’uomo ha fatto ricorso con successo in Cassazione, facendo notare che il contratto quinquennale della figlia era pari a 22.700 euro lordi. (segue)