Periodicamente si organizzano confronti e momenti di informazione con la presenza dei massimi esperti. Sono oltre tremila le persone “intolleranti” al glutine nella nostra provincia
AREZZO – Lunedì prossimo (13 ottobre) con inizio alle 18,00, si terrà un incontro presso la sala riunioni del dipartimento di medicina specialistica del San Donato, (quinta scala esterna, piano zero) per parlare di celiachia.
Una condizione che vede ad oggi quasi 1.400 pazienti seguiti regolarmente dalla Asl, sugli oltre tremila presunti nella nostra provincia.
Da anni le strutture della Asl si occupano di questa condizioni e grazie anche alla collaborazione con l’Aic (Associazione Italiana Celiachia) sono frequenti le occasioni di incontro e di confronto con le famiglie e i soggetti che non possono mangiare cibi contenenti glutine.
Una attività che consente di conoscere i percorsi assistenziali (sia territoriali che specialistici) attivati e di convivere bene con la celiachia.
All’incontro di lunedì prossimo saranno presenti Fabrizio Magnolfi, direttore dell’ U.O.C. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, Patrizia Baldaccini, responsabile IAN della Asl 8, Elisa Spaghetti, dietista e componente del comitato scientifico regionale AIC Onlus Toscana e Milva Migliorini, coordinatrice Provinciale dell’AIC.
Sarà l’occasione per un momento di confronto utile a chiarire dubbi e ricevere informazioni sulla Malattia Celiaca dell’adulto e del bambino, ed in particolare sui controlli periodici, il protocollo diagnostico, la possibile insorgenza e prevenzione delle patologie correlate, l’utilità e necessità del rispetto della dieta senza glutine, la sicurezza ed igiene degli alimenti nel contesto della ristorazione senza glutine.
Nei paesi la cui cucina si basa sui derivati del grano, come l’Italia, il fenomeno è in aumento e questo fa della celiachia la malattia genetica più diffusa.
E’ una patologia che può essere tenuta sotto controllo seguendo alcune elementari regole di alimentazione: si parla di “scrupolosa dieta senza glutine”. Queste regole consentono di vivere una vita assolutamente normale, ma hanno il loro punto debole nella necessità di consumare pasti del tutto privi di glutine (una proteina contenuta in grano/frumento, orzo, segale).