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Celiachia, mercoledì incontro al San Donato

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Celiachia, mercoledì incontro al San Donato

3.000 gli aretini potenzialmente colpiti da intolleranza permanente al glutine (più di mille seguiti dalla Asl8)

AREZZO – 1.177 quelli ufficiali seguiti dalla Asl, quasi tremila quelli stimati complessivamente: sono i cittadini  residenti nella nostra provincia, affetti da celiachia. Nei paesi la cui cucina si basa sui derivati del grano, come l’Italia, il fenomeno è in aumento e questo fa della celiachia la malattia genetica più diffusa.

Sono 847 le donne e 330 gli uomini che vengono monitorati dalla Asl8. 158 di loro hanno meno di 10 anni.

La Celiachia è una patologia che può essere tenuta sotto controllo seguendo alcune elementari regole di alimentazione: si parla di “scrupolosa dieta senza glutine”. Queste regole consentono di vivere una vita assolutamente normale, ma hanno il loro punto debole nella necessità di consumare pasti del tutto privi di glutine (una proteina contenuta in grano/frumento, orzo, segale).

Mercoledì prossimo (21 maggio) con inizio alle 17.45  si terrà un incontro presso l’Ospedale San Donato di Arezzo (Sala 1, piano zero, VI settore, Ingresso Dipartimento Medicina Specialistica) al quale sono invitati  tutti i celiaci neodiagnosticati e non, ed i soci dell’Associazione Italiana Celiachia (AIC).

Grazie alla collaborazione con il Centro Multidisciplinare per la Celiachia ASL 8 l’incontro sarà l’occasione per un momento di confronto utile a chiarire dubbi e ricevere informazioni sulla Malattia Celiaca dell’adulto e del bambino, ed in particolare sui controlli periodici, il  protocollo diagnostico, la possibile insorgenza e prevenzione delle patologie correlate, l’utilità e necessità del rispetto della dieta senza glutine, la sicurezza ed igiene degli alimenti nel contesto della ristorazione senza glutine.

Saranno presenti all’incontro Fabrizio Magnolfi, direttore dell’ U.O.C. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, Caterina Rango, pediatra referente per la Malattia Celiaca presso il San Donato, Patrizia Baldaccini, responsabile IAN della Asl 8, Elisa Spaghetti, dietista e membro del comitato scientifico regionale AIC Onlus Toscana e Milva Migliorini, coordinatrice Provinciale dell’AIC.

TUTTE LE INFO SULLA CELIACHIA

Cosa è la celiachia?
La malattia celiaca è una allergia permanente che si manifesta in soggetti geneticamente predisposti a seguito dell’ingestione di glutine, proteina presente in molti cereali quali frumento, segale, farro, orzo (ed avena).

Quali sono i sintomi?

La celiachia può presentarsi con un ampio spettro di manifestazioni cliniche che vanno da segni e sintomi di malassorbimento a segnali più subdoli e sfumati. La forma “classica” esordisce poco dopo l’introduzione di glutine durante il divezzamento (prime pastine, semolini, biscotti) ed è caratterizzata da sintomi quali diarrea, distensione addominale, meteorismo, ritardo di crescita ed inappetenza.
La forma “tardiva”, più frequente e subdola, può essere invece caratterizzata da sintomi intestinali atipici o da sintomi extra-intestinali, isolati o associati tra loro. La malattia celiaca è inoltre associata ad altre patologie prevalentemente di tipo autoimmunitario come la tiroidite autommune ed il diabete giovanile ed è più frequente nei familiari di primo grado essendo una patologia geneticamente determinata.

Come viene diagnosticata ?
Nel sospetto di malattia celiaca la prima indagine da effettuarsi è un prelievo di sangue per il dosaggio degli anticorpi anti-endomisio e/o degli anticorpi anti-transglutaminasi umana associato ad un dosaggio degli anticorpi IgA totali nel siero.
In caso di positività degli anticorpi anti-endomisio e/o anti-transglutaminasi bisognerà effettuare una biopsia digiunale mediante EGDS.

Come viene curata ?
Il trattamento della celiachia prevede il ricorso ad una dieta completamente priva di glutine. I pazienti affetti da celiachia che non effettuano una rigorosa dieta aglutinata, o che sviluppano refrattarietà alla dieta, hanno una maggiore incidenza di sviluppare neoplasie dell’apparato digerente, compreso il linfoma intestinale e complicanze cardiovascolari. L’industria dietetica viene incontro ai soggetti affetti da celiachia producendo una serie di alimenti dietetici privi di glutine. Il paziente ha diritto ad un quantitativo mensile di tali alimenti (= buoni mensili), in forma gratuita, presentando alla ASL di appartenenza una certificazione di un Centro accreditato attestante che il paziente è affetto da celiachia biopticamente accertata.

Quanto è frequente ?
Attualmente l’incidenza della celiachia in Italia è stimata in un soggetto ogni 100/150 persone. I celiaci potenzialmente sarebbero quindi 600 mila, ma ne sono stati diagnosticati intorno ad 136.000. Ogni anno vengono effettuate cinquemila nuove diagnosi con un incremento annuo di circa il 12% grazie alla maggiore conoscenza della malattia ed alla disponibilità di test sierologici specifici ed accuarati.
La legge 123 del luglio 2005 ha riconosciuto la celiachia come malattia sociale per la sua alta prevalenza e per i suoi effetti riguardanti non solo l’individuo nella sua fisicità ma i suoi rapporti interpersonali, il suo vivere sociale, la sua quotidianità che può risultarne gravemente compromessa.


Dove rivolgersi?

La Azienda sanitaria ha predisposto in collaborazione con l’AIC – l’Associazione Italiana Celiachia – un ambulatorio multidisciplinare nel quale sono coinvolti medici di base e pediatri di libera scelta, ma anche specialisti afferenti a più discipline: gastroenterologo, pediatra, endoscopista, anatomo-patologo, laboratorista, dietista, ginecologo, endocrinologo, diabetologo.
Due gli ambulatori: quello per adulti (pazienti oltre i 16 anni di età) presso il “Centro Servizi Medicina Specialistica”. Attivo una volta al mese (il terzo martedì) con orario 11,00-13,00. Ad ogni seduta può ricevere fino ad otto pazienti.
Per i pazienti celiaci di età inferiore ai 16 anni, invece, l’ambulatorio dedicato sarà attivo dalle ore 16,00 alle 18,00, ogni  terzo giovedì del mese, e verrà svolto presso il Day Hospital ambulatorio di Pediatria.
Per accedere a questi due ambulatori è necessaria la prenotazione Cup e la richiesta del Medico di Medicina Generale o del pediatra di libera scelta (secondo l’età), o di uno specialista  specifico, su ricettario regionale.

I giusti cibi per curarsi
L’unica terapia attualmente disponibile per i soggetti affetti da celiachia è la totale e permanente esclusione dalla dieta degli alimenti contenenti glutine. Per venire incontro a queste persone, l’Azienda sanitaria fornisce – attraverso punti di distribuzione dislocati in ogni zona sanitaria o presso le farmacie convenzionate – un tot di buoni (o quantitativo in chilogrammi) per l’acquisto di prodotti “speciali” (biscotti, dolci, farine, pasta, pane, grissini, etc etc) alimentari privi di glutine.
Da anni è possibile reperire prodotti senza glutine anche  nelle parafarmacie e nelle grandi reti di distribuzione (GDO). A coloro che scelgono questa opportunità viene riconosciuto un buono che può essere di 60, 90, 130 euro al mese, secondo la fascia di età. Buoni acquisto che le casse di supermercati, farmacie e parafarmacie riescono a riconoscere ed a mettere in relazione a prodotti specifici per celiaci, attraverso appositi codici a barre.

Chi è interessato ad avere informazioni sulle modalità di distribuzione dei prodotti e dei buoni per celiaci può rivolgersi al Servizio Farmaceutica Territoriale Azienda Usl 8, in Viale Cittadini 33/27 (area ex O.P) A coloro che scelgono questa opportunità viene riconosciuta l’erogazione di buoni per un importo complessivo  di 60, 90, 110 e 125 euro al mese, secondo la fascia di età e il sesso.

 

 

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