Home Attualità Economia Cgil: ‘il postino non suona perché è rimasto a piedi’

Cgil: ‘il postino non suona perché è rimasto a piedi’

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“Il postino non suona. E stavolta non per mancanza di personale come può avvenire nei periodi estivi in concomitanza delle ferie oppure per malattie o infortuni – afferma Antonio Ettorre, Segretario Slc Cgil. Poste, in realtà, ha il personale per eseguire il servizio nel migliore dei modi e per soddisfare la clientela. Il problema è rappresentato dai veicoli per la consegna della posta e quindi auto e motorini. Ci sono postini che non possono uscire perché non hanno i mezzi per la consegna della corrispondenza, macchine cui non è fatta la normale manutenzione o che hanno gomme finite oppure bucate”.

Ettorre si chiede se “sia normale che un’azienda che fa utili a due cifre non sia in grado di riparare una gomma o le spazzole dei tergicristalli. E che su una sola automobile viaggino due postini che devono coprire zone la cui somma di chilometri da percorrere si avvicina a 180. Gli utenti o “clienti” hanno diritto di ricevere la corrispondenza? Ci sono zone della città che non lo esercitano da diversi giorni. E gli utenti si rivolgono al sindacato per capire cosa possono fare e cosa si deve fare per avere un servizio accettabile”.

Sono stati interpellati i vertici dell’azienda. La risposta? “Sono a conoscenza del problema – afferma Ettorre – ma allargano le braccia, rimandando la questione alla società che ha in appalto la manutenzione dei mezzi e che non avrebbe tempi brevi. Probabilmente siamo di fronte ad un nuovo caso di “appalti al ribasso”. Una scelta che viene pagata dai lavoratori impossibilitati a svolgere la mansione per cui sono pagati e dai clienti che subiscono il disservizio. Aggiungiamoci – conclude il Segretario Slc Cgil – che in Parlamento si parla di privatizzare il servizio e che quindi non possiamo non porci la domanda se ci sia qualcuno che trae vantaggio da questa situazione, visto che il problema è di livello nazionale”.

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