(AdnKronos) – Il 5 dicembre sarà perciò il punto di arrivo di una lunga mobilitazione che, si legge nel documento Cgil approvato dal direttivo, vedrà nel mese di novembre intrecciarsi una serie di iniziative di protesta. Allo sciopero generale del 14 e del 21 della Fiom, a cui seguirà quello territoriale del 25 novembre a Livorno e la protesta del settore agroalimentare e dell’edilizia, si uniranno delle mobilitazioni territoriali della Cgil di 4 ore al massimo. Poi il 5 dicembre lo sciopero generale.
D’altra parte, prosegue il documento, “Jobs Act e Legge di Stabilità sono sbagliati ed inefficaci” e oltre a “ridurre i diritti e la dignità delle persone non determinano quel cambio di verso nella politica economica e sociale che sarebbe necessario ed urgente per riaprire una fase di crescita dell’economia e dell’occupazione”. Non solo. A determinare la scelta di proseguire la mobilitazione e la lotta anche “il reiterato ed eccessivo ricorso al voto di fiducia che priva il Parlamento della propria funzione di luogo del dibattito e della mediazione politica, nonché la sempre più evidente scelta del Governo di avere a riferimento il blocco sociale rappresentato da Confindustria e dalle altre sssociazioni datoriali”.