Home Attualità Economia Cgil Valtiberina: “la ex Milena simbolo della più vasta crisi del tessile. Occorrono innovazione, tutela del madre in Italy e una riforma degli ammortizzatori sociali”

Cgil Valtiberina: “la ex Milena simbolo della più vasta crisi del tessile. Occorrono innovazione, tutela del madre in Italy e una riforma degli ammortizzatori sociali”

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Cgil Valtiberina: “la ex Milena simbolo della più vasta crisi del tessile. Occorrono innovazione, tutela del madre in Italy e una riforma degli ammortizzatori sociali”
Cgil Arezzo

Forte preoccupazione della Camera del Lavoro della Valtiberina per l’ennesimo colpo all’occupazione: altri 25 esuberi, stavolta dichiarati dalla Del Siena Group, già Milena Confezioni.

“La crisi del settore tessile abbigliamento in Valtiberina sembra non avere fine – commenta Luca Gabrielli, responsabile Cgil Valtiberina. Ed è inaccettabile che ogni volta si ripeta lo stesso schema: si agisce sulla leva del costo del lavoro e si licenziano i dipendenti.  E’ indispensabile ottenere la riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro che mantenga lavoratori e professionalità legati alle imprese. E questo non solo sostenendo il reddito ma anche garantendo formazione continua ed efficace che permetta a chi viene espulso dal mercato del lavoro di essere realmente ricollocabile”

La Cgil della Valtiberina chiede poi che “le imprese investano in innovazione di processi produttivi e di prodotto anche attraverso nuove strategie di aggregazione e forme di sistema che vadano incontro  ad esperienze quali “rete di impresa” o “accordi di filiera” a vantaggio di una efficace commercializzazione dei manufatti. E questo anche per scongiurare la semplicistica via della “delocalizzazione”.

“Questa – a nostro avviso – è l’unica strada che permette di difendere, soprattutto nel comparto tessile, il valore del Made in Italy, assieme a politiche di tutela stringente del lavoro svolto in trasparenza e legalità.

Il sistema creditizio, infine, deve fare la sua parte: non è più tollerabile che le imprese ogni qual volta hanno necessità di rinegoziare del proprio debito, vengano spinte come prima soluzione ad abbattere il costo del lavoro”.

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