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Cina: negato cibo per 10 giorni a detenuto uiguro

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Pechino, 27 giu. – (Adnkronos) – A Ilham Tohti, accademico uiguro, detenuto in un carcere cinese, è stato negato cibo per oltre una settimana. Lo ha riferito il suo avvocato Li Fangping, citato dalla Bbc, precisando che al suo cliente sono anche state incatenate le gambe. Tohti, professore di economia che ha criticato le politiche etniche cinesi, è in carcere da gennaio con l’accusa di separatismo. Il suo legale, che lo ha incontrato per la prima volta questa settimana, ha raccontato che non gli è stato dato da mangiare per 10 giorni a seguito di un attacco, sferrato lo scorso marzo, ad una stazione ferroviaria di Kunming in cui hanno perso la vita 29 persone. Le autorità cinesi avevano attribuito l’attentato ai separatisti uiguri.
Tohti è membro della minoranza islamica degli uiguri, gruppo etnico che vive in particolare nella provincia occidentale cinese dello Xinjiang, e, sottolinea la Bbc, ha criticato il trattamento del suo Paese verso gli uiguri, anche se non vi è alcuna traccia di un suo sostegno alla causa separatista. L’uomo, ha ricordato il suo avvocato, si dichiara innocente. “Ritiene – ha spiegato – che nelle sue parole e nei fatti, ha sempre cercato di lavorare per gli interessi nazionali del Paese e l’integrazione organica della maggioranza Han e la minoranza Uigura”.
A gennaio, ha aggiunto Li, Tohti ha portato avanti uno sciopero della fame per dieci giorni come segno di protesta perché non gli servivano alimenti che rispettassero le regole alimentari islamiche. Nel momento in cui i suoi organi hanno iniziato a risentirne, le autorità ne hanno ordinato l’alimentazione forzata.