(AdnKronos) – A dare corpo, voce e spirito ai protagonisti troviamo Peppe Lanzetta, scrittore e drammaturgo oltre che attore, figura di rara e provocatoria versatilità della scena artistica nazionale; Salvatore Striano (‘Cesare deve morire’), Carmine Paternoster (‘Gomorra’, ‘L’intervallo’), Gaetano Di Vaio (anche co-produttore e co-autore, con il regista, di un libro autobiografico, pubblicato lo scorso anno da Einaudi, ‘Non mi avrete mai’); Salvatore Ruocco (anche lui visto in ‘Gomorra’, ‘L’intervallo’, ma già in ‘Là-bas – Educazione Criminale’ e in Pasolini di Abel Ferrara) è davvero un ex pugile squalificato.
“Ad ognuno dei personaggi – dice Lombardi – ho voluto lasciare il nome del rispettivo interprete. A sottolineare il confine labile tra finzione e realtà”. Nel cast, anche Gianfranco Gallo, Esther Elisha (anche lei in ‘Là-bas – Educazione Criminale’), Antonio Pennarella, Antonio Buonomo, Alan De Luca, Vittoria Schisano e Marco Mario De Notaris.
Personaggi a metà tra ‘I soliti ignoti’ del maestro Mario Monicelli e ‘Le Iene’ di Quentin Tarantino, ma il regista, classe 1975, ha precisato di avere sì pensato al cinema americano, a partire da ‘Le Iene’, ma maggiormente a ‘The Big Kahuna’ con Kevin Spacey e agli spaghetti western di un altro maestro del cinema italiano, Sergio Leone.
(segue)