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Clima: Greenpeace a Venezia, citta’ minacciata da cambiamenti

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(AdnKronos) – Sul futuro della città di Venezia incombe la minaccia dei cambiamenti climatici. E’ la denuncia di Greenpeace che oggi ha fatto tappa proprio nella città veneta con la sua nave Rainbow Warrior, impegnata nel tour ”Non è un Paese per fossili”. La nave simbolo di Greenpeace ha attraversato il Canale della Giudecca, passando di fronte a Piazza San Marco e all’Isola di San Giorgio, mostrando ai veneziani e ai turisti presenti due banner con scritto ”Save the climate – There is no Planet B” e ”Il futuro è rinnovabile”.
“Le conseguenze del riscaldamento globale sono evidenti da anni in tutto il Pianeta e proprio Venezia è uno dei luoghi maggiormente in pericolo in Italia – dichiara Luca Iacoboni, responsabile Campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia – Non dimentichiamo inoltre che i cambiamenti climatici sono anche un enorme costo per la società e i cittadini: si pensi a quanti milioni di euro si spendono ogni anno per mettere in campo politiche di mitigazione e adattamento”.
I combustibili fossili sono, sottolinea Greenpeace, insieme alla deforestazione, la principale causa del riscaldamento globale.
“In un momento molto importante, in cui l’Italia è alla presidenza dell’Ue e in cui si stanno decidendo gli obiettivi per il 2030 a difesa del clima – continua Iacoboni – il governo italiano sembra di nuovo voler prendere la strada sbagliata: quella del carbone, del petrolio e delle altri fonti fossili, ignorando oltre all’aspetto ambientale, anche le potenzialità che rinnovabili ed efficienza hanno in termini di occupazione e indotto economico”.
“Ancora una volta – conclude – l’Italia rischia di perdere un’opportunità per colpa della politica fossile che da anni la governa”. La nave, ora ormeggiata alla Riva dei Sette Martiri, sarà aperta al pubblico sino alle ore 21 di questa sera. Per tutti oggi è possibile partecipare a visite guidate gratuite per conoscere la storia e le caratteristiche tecniche della ”Guerriera dell’Arcobaleno”.
Greenpeace, in occasione del tour ”Non è un Paese per fossili”, ha lanciato una petizione online (http://www.greenpeace.org/italy/non-fossilizziamoci) per chiedere ai cittadini italiani di firmare una Dichiarazione di Indipendenza dalle fonti fossili. In poche settimane la petizione ha già raccolto oltre 50 mila firme.