Home Nazionale Cni, con ingresso in Uni ingegneri più presenti nella strategia normazione

Cni, con ingresso in Uni ingegneri più presenti nella strategia normazione

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Roma, 17 apr. (Labitalia) – “L’esigenza di una più stretta collaborazione, che portasse anche ad un approccio più semplice ed economico alle norme tecniche, mi era nota e presente da tempo, ma solo ora si sono create le condizioni per una collaborazione importante con l’Uni”. Con le quali il presidente del Consiglio nazionale degli Ingegneri Armando Zambrano ha presentato l’accordo che ha portato il Cni all’adesione all’Uni come ‘grande socio’. L’accorso siglato oggi dai due presidenti è finalizzato all’accrescimento della cultura normativa degli ingegneri e all’aumento della loro competitività, tramite la partecipazione dei loro rappresentanti agli organi direttivi, ai comitati di indirizzo (costruzioni, sicurezza, pmi), a tutti gli organi tecnici (commissioni, sottocommissioni e gruppi di lavoro) Uni di interesse sia con ruolo attivo sia semplicemente come osservatori, così come un’idonea rappresentanza a livello Cen e Iso.
Per quanto riguarda l’accesso alle norme, sono previste condizioni agevolate per l’abbonamento alla consultazione della raccolta completa on line ad uso degli ordini e una sperimentazione finalizzata alla visualizzazione (senza oneri aggiuntivi) in remoto delle norme direttamente da parte dei singoli ingegneri presso i propri uffici. L’eventuale acquisto e il download del file dei singoli documenti avverrà a un prezzo unitario speciale forfetario di 15 euro, indipendentemente dal prezzo di listino. Formazione che garantisca i crediti necessari all’aggiornamento professionale, servizi di informazione tramite internet e newsletter, seminari, convegni e pubblicazioni congiunte sono gli altri campi di azione previsti dall’accordo. “Per Uni questo accordo è estremamente significativo – afferma il presidente Uni Piero Torretta – gli ingegneri sono la prima categoria professionale che diventa Grande socio. Ci aspettiamo di riuscire ad abbattere le barriere alla conoscenza e all’uso delle norme da parte di soggetti che possono diffonderne il valore e l’abitudine all’uso in settori molto ampi, contribuendo così a riqualificare l’immagine e la funzione della norma stessa: da riferimento per dirimere i contenziosi a strumento per anticipare e risolvere i problemi. Inoltre -sottolinea- auspichiamo che la competenza custodita dai 106 ordini provinciali e dagli oltre 240.000 iscritti possa affluire nei processi di normazione contribuendo al continuo miglioramento delle norme stesse”.
L’accordo avrà un effetto diretto anche sulla professione dell’ingegnere, infatti Zambrano afferma che “collaboreremo per mettere a punto degli standard di qualità della professione a supporto del progetto di certificazione volontaria delle competenze”.
“Un Paese senza professionisti – fa notare – non va avanti ed ognuno deve svolgere il proprio ruolo: la Pubblica amministrazione faccia le grandi scelte di competenza strettamente legislativa ma lasci definire ai progettisti e alle norme tecniche il cosa-come-quanto”. Torretta conferma, inoltre che “la collaborazione tra Uni e Cni ha come grande obiettivo anche la semplificazione del quadro delle regole di tipo tecnico che regolano le attività del Paese e delle modalità secondo le quali vengono messe a punto: l’autoregolamentazione su cui si basa la normazione serve proprio a risolvere problemi non adatti a soluzioni legislative senza incorrere nel rischio della autoreferenzialità”.