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Coldiretti: “Tutelare gli agriturismi aretini: No alla tassa di soggiorno”

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Coldiretti: “Tutelare gli agriturismi aretini:  No alla tassa di soggiorno”

Secondo Coldiretti Arezzo sarebbe un balzello  che andrebbe a gravare direttamente sulle impreseTulio Marcelli (presidente Coldiretti):grave la mancanza di un tavolo di confronto, provvedimento calato dall’alto

Mario Rossi (direttore Coldiretti): tassa inaccettabile in assenza di iniziative di promozione e rilancio del settore turistico

La tassa di soggiorno che il Comune di Arezzo intende imporre “rappresenterebbe un balzello inaccettabile per le imprese agrituristiche del territorio comunale che sono circa 60”. Si tratta di un provvedimento che, secondo il direttore di Coldiretti Arezzo, Mario Rossi “rischia di mettere in ginocchio un settore che per ora è tra i pochi  a reggere in parte alla crisi, soprattutto se si tratterà, come sembra, di un semplice costo senza ritorno in assenza di iniziative di promozione e rilancio del settore turistico che giustificherebbero almeno in parte la tassa”.

“Ci sembra particolarmente grave – spiega a sua volta il presidente di Coldiretti Arezzo, Tulio Marcelli – la mancata convocazione di Coldiretti e delle associazioni agricole in generale, rappresentative di un settore decisivo quale l’agriturismo – ad un tavolo che avrebbe potuto consentire un confronto sugli scopi e l’impostazione complessiva di un provvedimento che in questo modo viene invece calato dall’alto senza mediazioni”.

“Dobbiamo quindi tutelare imprese importanti, presenti in numero significativo sul territorio, visto che da qualche anno proprio gli agriturismi  – dichiara dal canto suo la presidente di Terranostra Arezzo, Chiara Vinciarelli – sono diventati una delle mete più amate per trascorrere delle vacanze a contatto con la natura e in completo relax, assaporando odori e sapori della tradizione contadina e nella piena certezza dell’origine della materia prima del territorio, a Km zero”.

“Staremo quindi al fianco delle imprese agricole per tutelarle – insiste il direttore Rossi – difendendo tutto ciò che sarà difendibile: è così che si tutela il settore e le tantissime attività ricettive agrituristiche del territorio, creando tutte quelle opportunità per chi continua a fare impresa nel settore agricolo, e deve essere non certo ostacolato con balzelli inutili che finirebbero per ricadere sull’impresa, ma piuttosto sostenuto, utilizzando strumenti, mezzi e innovazione al servizio della multifunzionalità di ogni imprenditore agrituristico: le imprese agrituristiche, infatti,  oltre a dare un fondamentale contributo al settore turistico e quindi all’economia locale, sono un toccasana per il territorio, il paesaggio, il nostro futuro e la nostra salute”.