Home Nazionale Colpiti oltre mille obiettivi, 126 morti a Gaza. Israele prepara l’attacco via terra

Colpiti oltre mille obiettivi, 126 morti a Gaza. Israele prepara l’attacco via terra

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(AdnKronos) – Israele continuerà la campagna aerea contro la Striscia di Gaza “nelle prossime 24 ore”, ci sono ancora “molti obiettivi” da bombardare. Lo ha detto alla radio dell’esercito israeliano il portavoce militare Moti Almoz, precisando che le Forze armate si stanno preparando per le “prossime fasi” dell’Operazione ‘Confine protettivo’, presumibilmente l’invasione di terra della Striscia.
Sono saliti a 126 i morti dell’offensiva israeliana contro Gaza, arrivata al quinto giorno di bombardamenti, offensiva che finora ha colpito oltre mille obiettivi. Le vittime palestinesi dell’ultima ondata di raid condotta da Israele contro la Striscia sono dieci.
Centro per disabili – Il responsabile dei servizi di emergenza, Ashraf al-Qedra, ha riferito che sette persone sono rimaste uccise in due distinti attacchi mirati nei pressi di una moschea nella parte occidentale di Gaza City e di una moschea a Jabaliya. Nel nord della Striscia è stato invece colpito un centro per disabili, provocando la morte di due ragazze e il ferimento grave di altre cinque persone. La decima vittima è un 17enne, ucciso in un raid contro la via principale di Gaza.
Hamas – I feriti dell’operazione sono saliti a 920. Secondo quanto sostenuto da Hamas, i due terzi delle vittime nella Striscia sono civili, per la maggior parte donne e bambini. Da Gaza contro Israele sono stati lanciati cinque razzi, per un totale di 690 sparati negli ultimi cinque giorni.
Hezbollah – E i militanti palestinesi si stanno “coordinando” con i libanesi di Hezbollah contro Israele. Lo ha detto Osama Hamdan, dirigente di Hamas, in un’intervista al quotidiano libanese ‘Assafir’. “Il nemico è lo stesso e la tattica è la stessa. Per questo ci stiamo impegnando a scambiare le nostre conoscenze. Ci sono cooperazione e coordinamento costanti sul terreno”. Legami che “si fondano sullo scontro con i sionisti e sull’obiettivo della liberazione della Palestina”.
I raid- Da Tel Aviv una portavoce militare israeliana ha reso noto che l’Aeronautica ha bombardato 60 obiettivi, portando a oltre mille le postazioni colpite da quando è iniziata l’operazione.
L’Egitto riapre il valico di Rafah – L’Egitto ha riaperto il valico di Rafah con la Striscia di Gaza, per consentire l’evacuazione di feriti e l’ingresso nel territorio palestinese di personale medico. Lo riferiscono i media del Cairo. Il valico, che era stato aperto in via eccezione anche due giorni fa, è in genere tenuto chiuso dal Cairo a causa della fragile situazione di sicurezza nel Sinai, dove l’esercito egiziano si confronta con gli insorti islamici. Rafah è per Gaza l’unico collegamento con l’esterno che non passi per Israele.