Home Politica Come può arrivare un aumento del 25% della spesa su servizio rifiuti con nuovo gestore?

Come può arrivare un aumento del 25% della spesa su servizio rifiuti con nuovo gestore?

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Come può arrivare un aumento del 25% della spesa su servizio rifiuti con nuovo gestore?

In tempi di crisi dove ogni famiglia è chiamata in causa non è facile parlare di tasse, soprattutto quando attraverso i mass media sembra che lo Stato voglia diminuire la pressione fiscale a ditte e famiglie, “ma “ il Sindaco di Subbiano Ilario Maggini afferma che “diventa ancor più difficile se prima si sono creati Ambiti territoriali, cioè ATO, come l’autorità dei rifiuti Ato Toscana Sud che avrebbe dovuto avere come obbiettivo il raggiungimento di economie e che invece presenta ai Comuni un conto spesa maggiore di quando la gestione era fatta individualmente da ogni ente” Maggini è un sindaco arrabbiato che vuole salvaguardare la sua gente e che si sente preso in giro quando alla fine di gennaio gli viene comunicato che il costo di gestione degli impianti di smaltimento e del servizio per il ritiro dei rifiuti è aumentato di 175.000,00 euro rispetto al 2013, considerando che già il 2013 era stato incrementato di oltre 50.000,00 euro rispetto al 2012. “Pensate” dice Maggini “ che con l’introduzione della Tares nel 2013 e oggi della Tari, il costo che ci addebitano che è di 1 milione e 175.580,00 euro dovrà essere, secondo le regole dello Stato, a totale carico dei cittadini e delle imprese, il tutto in un comune che fa anche il porta a porta per raggiungere le quote per la raccolta differenziata”, oggi ATO TOSCANA SUD ha un gestore unico per tutti i comuni dell’ambito che è la SEI Toscana, quindi in questi aumenti tutti i comuni sono coinvolti “ per ora il Presidente dell’Ato Betti ha tolto dall’ultima riunione il punto all’ordine del giorno relativo all’approvazione degli aumenti” ma dice Maggini “Io ho scritto una lettera comunicando al Gestore che Subbiano non riconoscerà incrementi di costo rispetto ai corrispettivi dell’anno 2013, diffidandolo dall’emettere fatture con diversa quantificazione, perché “termina Maggini” la nostra amministrazione non intende gravare ulteriormente gli utenti con un nuovo incremento di tariffe per poi ritrovarmeli ai servizi sociali per avere contributi perché non riescono a raggiungere la fine del mese con le somme che si sono onestamente guadagnate”