Roma, 5 ott. (AdnKronos) – Il container, introdotto nel 1956 ma il cui boom arriva negli anni settanta, ha rappresentato una rivoluzione nel commercio. Ma il settore non è rimasto immune dalla crisi economica e si prepara ad una nuova svolta. Nel 2009, per la prima volta nella storia, il commercio containerizzato ha segnato un calo del 9% contro una crescita media annua di più del 10% tra il 1990 e il 2008. Da allora è alle prese con sovraccapacità e prezzi al ribasso. E’ quanto emerge da uno studio dell’analista del Credit Suisse Tim Sprissler pubblicato nella rivista Bulletin dell’Istituto bancario elvetico.
Se nel maggio 2008 il trasporto di un container standard dal Sud della Cina al Nord Europa costava 4.000 dollari, a fine 2008 valeva meno della metà. I prezzi hanno subito forti oscillazioni e a metà del 2013 sono addirittura scesi a 400 dollari: circa un terzo del prezzo necessario per coprire i costi. Anche nel prossimo futuro, gli esperti prevedono una crescita maggiore della capacità che della domanda. Infatti prima della crisi erano state commissionate molte portacontainer che, a causa dei lunghi tempi di produzione, sono state varate solo dopo il 2008.
Un cambiamento profondo per un settore che è stato al centro degli scambi bilaterali nell’emisfero settentrionale per decenni ma che ricopre ancora un ruolo centrale. Tra il 1984 e il 2008, infatti, quasi due terzi di tutte le merci idonee a questo tipo di trasporto venivano stivate in container. Attualmente, considerando il peso, si spedisce in container solo il 15% circa dell’intero traffico marittimo. Tuttavia in termini di valore si tratta di oltre la metà.
(segue)