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Con Genovesi al Giardino sboccia la passione per la bici

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Con Genovesi al Giardino sboccia la passione per la bici

Un on the road epico, appassionato, esilerante e scritto con il vento il faccia e il cuore in gola, ecco che cosa è Tutti primi sul traguardo del mio cuore di Fabio Genovesi.

Il pubblico del Giardino delle IDEE, come sempre numeroso e attento, ha potuto incontrare da vicino, sabato 15 febbraio nella nuova e magica cornice del Teatro Vasariano di Arezzo, uno scrittore straordinario.

Passione, entusiasmo, grande competenza, un melting pot di ruvidezza e tenerezza, meraviglia e malinconia.

Fabio Genovesi è tutto questo e molto altro ancora.

Nonostante il successo letterario anche a livello internazionale – Esche Vive è stato tradotto in nove paesi e inserito nelle prove Invalsi – Genovesi continua a vivere tutto l’anno a Forte dei Marmi e a coltivare la passione per la pesca, film dell’orrore di serie Z e per il ciclismo.

Genovesi ha salutato il pubblico del Giardino ricordando di quanto l’esperienza del Giro d’Italia sia stata travolgente e appassionante, un po’ come lo sono le storie d’amore.

In fondo Tutti primi sul traguardo del mio cuore è innanzitutto un libro pieno d’amore, di curiosità, di passione.

“Vogliamo coraggio, vogliamo imprese, vogliamo l’emozione che ci fa scordare di respirare” ha ricordato Genovesi “il resto sono riunioni di condominio, il resto sono lunghe cene con i parenti. Roba che conosciamo troppo bene”.

“Dal giro vogliamo tutta un’altra cosa” ha continuato “perché le bici non sono automobili, ma un motore ce l’hanno lo stesso, solo che funziona con una benzina diversa che si trova sempre dentro di se”.

Molte le domande poste da Barbara Bianconi e Fausto Sarrini e moltissimi gli applausi da parte del pubblico.

“Ho cercato di raccontare e trovare qualche piccolo particolare, qualche scorcio di realtà che la renda universale durante il mio viaggio al seguito del giro” ha continuato ancora Genovesi “ho pensato che più che raccontare l’impresa del ciclista, per chi non è appassionato della disciplina sportiva, potesse essere interessante e curioso narrare gli oltre 8000 km di viaggio, i mille imprevisti, le mutande che mi sono dovuto portare dietro, il passare in pochi giorni da fare il bagno in mare ad affrontare una tormenta di neve. In questa epoca tutto è anche altro, e allora l’impresa è trovare l’altro che rende interessante il tutto”.

“Quanto è importante vincere nella vita” ha chiesto concludendo Barbara Bianconi.

“Credo che vincere è importante mentre arrivare primi è contingente” ha concluso Genovesi “ il problema è che vincere è più difficile. Ci hanno insegnato che vincere significa battere gli altri, invece per me vincere è una questione più intima, significa essere profondamente soddisfatti di ciò che hai fatto. Arrivare primi invece è sempre confrontarsi con altri: delle volte arrivare primi è impossibile, altre volte è troppo facile, e non può bastare. In una gara di ciclismo a volte possono vincere anche molti corridori. L’arrivare primi dipende dalla matematica, vincere invece ha a che fare con il dormire bene la notte”.

Al termine ordinata fila al desk libreria con il consueto firma libro, reso particolarmente conviviale e simpatico da un autore molto amato dal pubblico del Giardino.